Elena Ferrante l’Amica Geniale e I margini e il dettato


Elena Ferrante l'amica geniale e I margini e il dettato

Per me la scrittura vera è questo: non un gesto elegante, studiato, ma un atto convulso.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

Chi è Elena Ferrante? Chi è questa scrittrice misteriosa di origini napoletane conosciuta in tutto il mondo per i suoi romanzi? Chi è l’Amica Geniale?

Tutto è partito da queste mie domande che mi sono fatto qualche tempo fa.

Si ma dove sei vissuto negli ultimi 10 anni? Non hai mai sentito parlare di Elena Ferrante e dell’Amica Geniale? Siamo alla terza serie in TV!

Anche questo è vero, sono un po’ un marziano, ammetto la mia ignoranza.

Dove ho trovato la risposta? Nel mio solito rifugio, la lettura.

Nel mio breve viaggio ho iniziato a leggere l’Amica Geniale, uno dei romanzi più venduti in Italia negli ultimi dieci anni. Ho scoperto che è stato un successo planetario, più di quattro milioni di copie vendute in più di 44 paesi in tutto il mondo. Ho divorato questo romanzo. Sono rimasto affascinato dalla storia, dai personaggi, dalle descrizioni. Insomma tanto di cappello.

Poi sono passato all’ultimo libro di Elena Ferrante I margini e il dettato.

Questo libro accoglie quattro testi inediti di Elena Ferrante sul mestiere di scrivere: tre lezioni magistrali destinate alla cittadinanza di Bologna (in occasione delle Umberto Eco Lectures) e un saggio composto per la chiusura del convegno degli italianisti su Dante e altri classici.

È una sorta di viaggio nel mondo della scrittura, un piccolo libro che si legge nell’arco di qualche ora.

Ogni capitolo è indipendente dall’altro e ogni capitolo racconta la passione e la difficoltà di scrivere, cosa c’è dietro la creazione. L’ultimo capitolo su Dante l’ho trovato fuori fase rispetto ai primi tre, quasi un tentativo di allungare il brodo.

La parte che è mi è piaciuta di più è il racconto di Elena Ferrante su come è nato il libro L’amica Geniale. Ma ci sono anche le due scritture di Elena Ferrante, le sue cinque piccole scoperte, la pazienza dello scrittore e i libri sempre citati da Elena Ferrante.

Le due scritture di Elena Ferrante

Una cosa è programmare un racconto e dargli una dignitosa esecuzione, altra cosa è quella scrittura, del tutto aleatoria, non meno mobile del mondo che cerca di ordinare. Essa ora irrompe, ora sparisce, ora sembra di uno solo, ora è una folla, ora è piccola, sussurrata, ora ingigantisce e urla.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

Ci sono sempre due scritture che lottano, si avvicendano e si alternano.
La prima scrittura è ordinata, sta all’interno dei margini, è costante, calibrata, rassicurante.

All’improvviso senza annunciarsi irrompe la seconda scrittura, impetuosa, disordinata, poco attenta alla punteggiatura, alla forma. La seconda scrittura è quasi un atto convulso che rovescia completamente tutto il lavoro ordinato della prima scrittura. La brava e la cattiva scrittura, quella ordinata e quella disordinata, coerenza e incoerenza.

La seconda scrittura quando arriva non sente ragioni. È piena di incoerenze e contraddizioni, non segue regole, scompiglia tuttto ciò che di ordinato la prima scrittura aveva prodotto fino a quel momento.

Le due scritture sembrano separate ma non lo sono, la prima ha dentro di sè la seconda e viceversa.

Proprio l’Amore Molesto, I giorni dell’abbandono e La figlia Oscura nascono dalla lotta e dall’alternarsi delle due scritture di Elena Ferrante.

Per me la scrittura vera è questo: non un gesto elegante, studiato ma un atto convulso.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

Le cinque piccole scoperte di Elena Ferrante

  1. “Prima piccola scoperta. Avevo sempre scritto in terza persona, fino a quel momento. La prima persona di quella lettera, proprio perché avanzava più si ingarbugliava, e più si ingarbugliava più mi coinvolgeva, mi sembrò una novità promettente.
  2. Seconda piccola scoperta. Presi atto che la realtà, nel fare letterario, tendeva inevitabilmente a ridursi a un ricco repertorio di trucchi che, se abilmente usati, davano l’impressione che i fatti fossero venuti sulla pagina proprio com’erano accaduti.
  3. Terza piccola scoperta. Ogni narrazione era sempre inevitabilmente opera di un narratore o di una narratrice, che per loro natura, per loro conformazione, non potevano essere che un frammento tra frammenti di realtà.
  4. Quarta piccola scoperta. Quasi senza accorgermene, da aspirante a un realismo assoluto ero diventata una realista sfiduciata che ora si diceva: posso raccontare il “là fuori” solo se racconto anche me che sono “là fuori” insieme a tutto il resto.
  5. Quinta piccola scoperta. Il fare letterario non sarebbe mai riuscito a costringere sul serio il vortice dei detriti, che costituiva il reale, dentro un qualsiasi ordine grammnaticale e sintattico.”

Per scrivere serve tanta pazienza

Elena Ferrante riesce sempre a scrivere di getto? I suoi libri sono così puliti, poco leziosi, dritti, entusiasmanti. Dopo aver letto l’Amica Geniale la prima cosa che ho pensato è stata: ma come ha fatto?

La risposta l’ho trovata nel libro ‘I Margini e il dettato’.

Scrive o meglio scribacchia (per usare un’espressione di Virginia Woolf scribbling) in attesa che ogni tanto esca qualcosa di buono, di veramente buono che scompigli tutte le carte. Tanto lavoro, dezione e tanta pazienza in attesa del lampo che solo raramente arriva. È come se la testa non volesse liberare quello che di buono contiene, bisogna tenerla a lavoro per giorni fino a che non riesce a liberarsi di quella parola così giusta.

Il fondo per scrivere serve tanta pazienza.

Il mio lavoro è fondato sulla pazienza.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

Nessuna parola è veramente nostra

Bisogna rinunciare all’idea che scrivere sia sprigionare miracolosamente una voce propria, una propria tonalità: secondo me questo è un modo svogliato di parlare dello scrivere.

Scrivere è accomodarsi in tutto ciò che è stato scritto e farsi, nei limiti della propria vorticosa, affollata individualità, a propria volta scrittura. Scvrivere è impadronirsi di tutto quanto è stato già scritto e imparare piano piano a spendere quella enorme fortuna.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

Rubare come un artista è qualcosa di magico che ogni tanto avviene. Non si tratta di copiare ma di divorare un sacco di cose e poi ritarle fuori impreziosite attraverso i nostri occhi.

Come è nata l’Amica Geniale?

La scrittura stimola e avvia altra scrittura

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

L’amica Geniale nasce dalle letture di Elena Ferrante.

Tanti anni prima aveva letto la Ferrante aveva letto Non credere di avere diritti di Adriana Cavarero ma non aveva fatto caso ad Amelia ed Emilia. All’improvviso quelle figure delle due donne descritte da Adriana Cavarero diventano importanti per la storia che stava abbozando.

C’è un passaggio del libro “Quella donna le cose le capiva veramente, scriveva molte frasi staccate tra loro ma molto vere e profonde.” che aprì gli argini dell’immaginazione di Elena Ferrante che scrive “Sono quasi certa, in questo momento, che mi sia venuta da quelle fantasie la dinamica della scrittura di Lena e la scrittura di Lila”.

Le due protagoniste dell’Amica geniale Lena, detta anche Lenù, e Lila nascono proprio dall’incontro tra un libro letto e la fantasia di Elena Ferrante.

Ma c’è un altro libro di Adriana Cavarero che contribuisce alla nascita dell’Amica Geniale Autobiografia di Alice Toklas. Proprio da questo libro diventa più nitido nella testa di Elena Ferrante il rapporto tra Lenù e Lila.

E il titolo L’amica Geniale?

Proprio dopo aver letto l’Autobiografia di Alice Toklas Elena Ferrante decide che il titolo sarebbe stato non l’Amica necessaria, ma l’Amica Geniale.

Dentro l’Amica Geniale ci sono anche i versi di Emily Dickinson e le lezioni francofortesi di Ingeborg Bachmann.

È dal terreno del già scritto che balza fuori per caso la frase da cui muove un libretto apprezzabile o il gran libro che mostra la direzione e costruisce un universo unico di parole, figure e conflitti.

Elena Ferrante – I Margini e il Dettato

I libri consigliati da Elena Ferrante

Chi è Elena Ferrante?

L’unica cosa certa è che Elena Ferrante è una delle più note scrittrici degli ultimi 10 anni. Elena Ferrante è uno pseudonimo che ha consentito alla scrittrice di scappare dall’ansia della notorietà.

Nel 2016 il Time l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo.

È nata e scresciuta a Napoli del 1943 ed il suo primo romanzo è L’Amore molesto pubblicato nel 1992 (Edizioni E/O). Sono poi seguiti un successo dopo l’altro, libri, film e serie televisive ispirati ai suoi libri.

L’amore molesto è diventato un film per la regia di Mario Martone, stessa cosa è successa al suo secondo romanzo, I giorni dell’abbandono (2002) per mano di Roberto Faenza. Ma è a partire dal 2011 che inizia la tetralogia de L’amica geniale, che consacra Elena Ferrante in Italia e all’estero. Il quarto libro del ciclo de L’amica geniale è stato selezionato per il Man Booker International Prize 2016: The Story of the Lost Child («Storia della bambina perduta») è uno dei 13 finalisti della longlist.

I quattro romanzi di Elena e Lila, l’una scrittrice l’altra ex moglie di un camorrista poi donna d’affari, sono editi da e/o: L’amica geniale (2011), e poi Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e di chi resta (2013) e Storia della bambina perduta (2014). Dall’Amica geniale è stata tratta la serie tv italo-statunitense creata e diretta da Saverio Costanzo

Elena Ferrante: i libri

  • L’amore molesto – Data di pubblicazione: 1992
  • I giorni dell’abbandono– Data di pubblicazione: 2002
  • La frantumaglia – Data di pubblicazione: 2003
  • La figlia oscura – Data di pubblicazione: 2006
  • La spiaggia di notte – Data di pubblicazione: 2007
  • L’amica geniale: infanzia e adolescenza – Data di pubblicazione: 2011
  • Storia del nuovo cognome: giovinezza (L’amica geniale II) – Data di pubblicazione: 2012
  • Cronache del mal d’amore (L’amore molesto, I giorni dell’abbandono e La figlia oscura) – Data di pubblicazione: 2012
  • Storia di chi fugge e di chi resta: tempo di mezzo (L’amica geniale III) – Data di pubblicazione: 2013
  • Storia della bambina perduta: maturità – vecchiaia (L’amica geniale IV) – Data di pubblicazione: 2014
  • L’invenzione occasionale – Data di pubblicazione: 2019 [S.]
  • La vita bugiarda degli adulti – Data di pubblicazione: 2019
  • I margini e il dettato – Data di pubblicazione: 2021

I libri non hanno alcun bisogno degli autori, una volta che sono stati scritti

Elena Ferrante

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