Come creare una community di 1000 veri fan con Kevin Kelly – Capitolo 2


La stanza di Kevin Kelly

Puoi veramente costruire il tuo futuro lavorativo con una community di 1000 veri fan? Ma chi sono questi 1000 veri fan?

Kevin Kelly ebbe un’intuizione notevole già nel 2008 e scrisse il suo post più famoso di sempre “1000 Veri Fan” (“1000 True Fans”).

1. 1000 Veri Fan: Quando è stato scritto

La cosa incredibile dell’articolo 1000 True Fan è che è stato scritto il 4 marzo 2008.

Per inquadrare meglio quel periodo ripensiamo che Youtube è stato fondato nel 2005, acquistato da Google nel 2006 e nel 2008 era appena agli inizi. Nel 2006 viene lanciato facebook.com. Nel 2008 Instagram non era ancora nato. Eravamo nel mondo pre-social.

Questo articolo ha gettato le basi per la nascita di un mercato inesistente, quello degli influencer. È interessante rileggerlo ora, è molto attuale.

Esiste anche una versione tradotta in italiano citata nel blog di Kevin Kelly.

2. 1000 Veri Fan: cosa significa?

Fai l’artista o lo scrittore o lo studioso o l’artigiano o un altro lavoro? Riesci a vivere della tua arte o delle tue creazioni? Per riuscirci devi trovarti 1000 veri fan.

Un Vero Fan è per definizione colui che comprerà qualsiasi cosa produrrai. Guiderà 300 km per sentirti cantare. Si comprerà la riedizione in super deluxe edition alta definizione del tuo box set anche se ha già la versione normale. Avrà un Google Alert impostato sul tuo nome. Riceverà l’avviso da Ebay quando la tua ri-edizione fuori stampa sarà ripubblicata. Verrà alle tue inaugurazioni e anteprime e vorrà che tu gli firmi la sua copia. Si compra la maglietta, la tazza e il cappellino. Non riesce ad aspettare finchè non dai notizia di quando uscirà il tuo prossimo lavoro. Questo è un Vero Fan.

Kevin Kelly

L’uomo sin da sempre ha cercato di diventare importante nella sua piccola comunità che nell’era pre-internet era una comunità locale. Il fabbro della zona, l’artigiano della zona e il giornalista del giornale locale.

Cosa è cambiato allora con internet?

La platea di possibili interessati alle tue creazioni si è improvvisamente allargata. Con gli strumenti che internet ti mette a disposizione, social, siti, blog, puoi metterti in contatto con chi ha gli stessi tuoi interessi, al di là dei confini geografici.

Una volta che hai creato la tuà comunità puoi provare a capire se puoi vivere delle tue creazioni. Ci riuscirai solo se i tuoi veri fan saranno disposti a pagare, anche una piccola somma, per la tua arte.

1000 Veri Fan

3. Perchè il modello “1000 veri fan” funziona?

Io sono cresciuto con l’idea che chi volesse fare l’artista o lo scrittore fosse un buono a nulla o un perditempo.

Non voglio dire che sia semplice vivere della propria arte. Ma cosa non è difficile? Beh l’approccio dei 1000 veri fan è qualcosa che tranquillizza chi vuole provarci a vivere delle sue creazioni. In fondo non devi essere uno scrittore che vende milioni di copie o un cantante da super hit, basta avere il tuo piccolo seguito.

Non è semplice crearsi un gruppo di fan ma di sicuro è più facile rispetto all’epoca pre-internet in cui la possibile platea era la piccola comunità in cui si viveva.

Diciamo per convenzione che ogni Vero Fan spenderà l’equivalente di un giorno del proprio stipendio mensile, all’anno, per supportare quello che fai. Ovviamente “un giorno del proprio stipendio mensile” è una media, perchè i tuoi Veri Fan Più Veri spenderanno un bel po’ di più di così. Ipotizziamo che ogni anno, ogni Vero Fan, spenda $100. Se hai 1000 Veri Fan che spendono $100 a testa all’anno…il totale fa $100.000 all’anno, che, tolta qualche modesta spesa, è un ottimo stipendio annuale per la maggior parte di noi.

Kevin Kelly

4. 1000 Veri Fan: dettagli importanti

Alcuni concetti dietro all’idea dei 1000 veri fan:

  1. Questa idea è valida per una persona. Se si è un gruppo o una band il numero dei fan deve essere più alto
  2. Non è detto che tutti gli artisti desiderino far crescere i fan. Ci si pùo benissimo accontentare della propria cerchia di fans accaniti che consentono all’artista di esprimersi e di vivere una vita piena
  3. I fan diretti sono i migliori. Più un autore riesce a mantenere un contatto diretto con i suoi fans, più il numero di fan necessari diminuisce. Se ad esempio si pubblica un libro attraverso un editore e un manager, il numero dei fans disposti a pagare per la tua creazione deve essere più alto perchè il compenso deve essere suddiviso tra più soggetti.
  4. il numero dei Fan può variare in base al media interessato, in a base alla zona geografica ma soprattutto in base alle esigenze di ogni artista. In realtà il numero preciso non è fondamentale, perchè non può essere determinato se non dopo aver fatto numerosi tentativi

Di solito l’alternativa al crearsi una vita basata sui Veri Fan è la povertà. Uno studio del 1995  ha dimostrato che il prezzo che si paga per essere un’artista è alto. Il sociologo Ruth Towse ha intervistato artisti in Inghilterra e ha determinato che di media essi vivono al di sotto del livello minimo di sussistenza.

Kevin Kelly

5. 1000 veri Fan: chi lo ha messo in pratica?

Quanti hanno applicato senza saperlo il concetto dei 1000 fan accaniti? A partire dal 2008 ad oggi in tantissimi. In tanti hanno creato le proprie comunità in base ai propri interessi e alle proprie competenze.

L’artista non è solo il pittore o lo scultore. L’artista è l’artigiano che ristruttura i mobili e si inventa un metodo che lo rende conosciuto alla sua cerchia di 1000 persone sul suo blog.

L’artista è anche l’insegnante che pubblica le sue lezioni di storia antica su youtube e riesce cosi a guadagnarsi da vivere vendendo un numero di copie del proprio libro al gruppo ristretto di suoi fan.

Maria Popova lavorava in un’agenzia pubblicitaria ed iniziò a mandare una mail ogni settimana ai suoi colleghi sulle cose che la interessavano. Fu molto apprezzata e decise di creare la propria mailing list, Brain Pickings. Nel 2006 aprì il blog Brain Pickings, il suo libro aperto. Riflessioni su vari temi, storia, fatti di attualità, libri. La particolarità del suo blog è che non ha pubblicità, vive di donazioni. I suoi fan accaniti donano delle piccole somme di denaro che le consentono di creare la propria arte. Geniale.

L’idea dei fan accaniti ha portato poi alla creazione a tanti siti di crowdfunding. Il Crowdfunding non è altro che un metodo per sostenere con il proprio denaro in modo collaborativo persone, idee e aziende. Tanti fan che sostengono un’idea, una sorta di finanziamento collettivo per iniziative di ogni genere.

Nel 2013 nasce Patreon da un’idea del musicista Jack Conte e dallo sviluppatore Sam Yam. Patreon permette agli artisti, chiamati “creators”, di condividere processo creativo e opere con i propri fan. Cosa ha di diverso Patreon rispetto ad altre piattaforme di condivisione? Per fruire dei contenuti degli artisti, i fan – chiamati “patrons”, ovvero mecenati – pagano i loro creativi preferiti, attraverso un abbonamento mensile. Patreon è l’essenza dei 1000 fan di Kevin Kelly.

Suggerisco che c’è un posto per i creativi tra la povertà e la fama mondiale.

Kevin Kelly

Conclusioni

Puoi vivere della tua arte? La risposta è SI. Devi trovare 1000 veri fan disposti a pagare per le tue creazioni. Non si tratta di qualcosa di nuovo. La novità consiste nel fatto che internet lo ha reso possibile.

Dove puoi iniziare? Ci sono tanti strumenti e c’è tanta concorrenza. Parti da qualche parte. Sei un fotografo? Apri un blog, apri una tua galleria sui social, costruisci un tuo profilo su Patreon. Inzia a salire il primo gradino.

Non hai bisogno di vedere l’intera scalinata. Inizia semplicemente a salire il primo gradino.

Martin Luther King

Chi è Kevin Kelly?

kevin kelly KK

Kevin Kelly nasce in Pennsylvania, USA nel 1952. È uno scrittore, fotografo, ambientalista e un grande esperto di cultura digitale e asiatica. È una delle persone più interessanti al mondo, un grandissimo pensatore e innovatore, una persona libera. . È il cofondatore della rivista Wired di cui è stato poi il direttore. Per saperne di pìu leggi il mio post La straordinaria vita di Kevin Kelly – Capitolo 1.

La foto è stata scattata dal fotografo Christopher Michel.


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