I 5 migliori libri letti nel 2021
Leggere equivale a pensare con la testa di qualcun altro invece che con la propria.
Arthur Schopenhauer
Anche quest’anno eccomi qui a raccontarti il mio bilancio sulle mie letture.
Ma perché abbiamo tutto questo bisogno di fare i bilanci? Me lo sono chiesto parecchie volte e la risposta che mi sono dato è che vogliamo conservare in qualche modo i nostri ricordi che poi sono la cosa più preziosa che abbiamo.
C’è anche un altro aspetto. Riflettere su quello che si è fatto e su quello che è passato è un ottimo strumento per affrontare il futuro. Se non ci guardiamo mai indietro è difficile guardare in avanti.
I libri che ho scelto sono tutti un po’ vecchietti, nessuna nuova uscita, due saggi, un romanzo, un libro a metà tra il romanzo e l’autobiografia e una vera e propria autobiografia.
Ma ora partiamo con questa lista dei miei 5 migliori libri letti nel 2021.
Indice
1. Antifragile di Nassim Taleb
- È un libro facile? no
- È un libro che si legge in un giorno? no.
- È un mattone? Si. Può risultare prolisso perché è pieno di similitudini e racconti. Può capitare di pensare: ma perché Nassim Taleb non ce la fa proprio a esprimere un concetto in maniera semplice e diretta? Non mollare, serve del tempo per entrare nel vivo del testo.
- Sono tante pagine? Sono 466 pagine. Se si considerano anche le appendici e le note sono 510 pagine.
- Si capisce di cosa parla il libro scorrendo i titoli dei paragrafi? Assolutamente no. Nassim Taleb volutamente ha scelto dei titoli bizzarri proprio per non far capire di cosa parlano i paragrafi. Secondo me Taleb ha proprio introdotto un po’ di caos nel libro in modo scientifico in quanto crede che la fragilità aumenta se si privano i fattori di stress. E allora quale migliore fattore di stress se non introdurre poca logica nell’organizzazione del libro e dei capitoli? Lo stile sembrerà confusionario ma è tutto voluto.
- All’inizio del libro c’è la Sintesi e mappa dei capitoli, non si capisce l’impostazione del libro leggendola? No. Serve pazienza. Chi sarà paziente poi sarà premiato.
- Nassim Taleb è antipatico? La prima impressione che avrai è: “Ma chi si crede di essere questo?”. Si Taleb può risultare antipatico ma imparerai ad apprezzarlo. A me piace molto il suo modo intellettuale e un po’ snob di affrontare le cose. Può sembrare che solo lui ha la verità in tasca? Si è vero può sembrare ma io preferisco una persona brillante e illuminante con il fare “so tutto io” ad una persona noiosa, prevedibile e banale ma simpatica e accomodante.
- Ho avuto la fortuna di conoscere Nassim Taleb proprio quest’anno quando ho partecipato ad un suo corso. Al contrario di quanto si possa pensare è molto simpatico, divertente ed è molto piacevole parlare con lui. È un grande amante del cibo e della cultura Italiana e Il suo approccio ironico-erudito è proprio unico.
- Il libro è “politicamente scorretto”? Si.
- Perché allora va letto? È un libro che ti cambierà la vita. Inizierai a ragionare (e poi ad agire) in modo diverso.
- Aggettivi per descriverlo? Illuminante, impegnativo, brillante, rivoluzionario, denso, provocatorio e affascinante.
- Un modo per definirlo in sintesi? Non per tutti ma tutti dovrebbero leggerlo.
2. Il Coltellino Svizzero di Annamaria Testa
Il Coltellino Svizzero è una sorta di condensato di idee e riflessioni di Annamaria Testa.
I capitoli sono brevi ed i titoli molto chiari. Il libro può essere letto anche dai più pigri e da quelli che scappano quando sentono la parola saggio.
Ogni capitolo è una storia a sè. Si spazia da perché domandare è virtuoso, a perché leggere i romanzi cambia il cervello, ai vantaggi della curiosità oppure a quanto è faticoso decidere.
Lo stile di Annamaria Testa è sempre molto leggero e rilassante. L’impressione che ho avuto è stata quella di tante chiacchierate con un amico o un’amica su vari temi.
“Tu che ne pensi di quella persona che è così perfezionsista? Sarà felice?”
Oppure. “Si può sopravvivere ad un rifiuto?”.
Il Coltellino Svizzero è l’insieme di articoli tra più apprezzati tra gli oltre ottocento articoli del blog nuovoeutile.it e su internazionale.it scritti da Annamaria Testa. Gli articoli sono stati riscritti, aggiornati e accostati in modo sapiente.
Se hai voglia di riflettere e pensare con la tua testa questo è il libro che fa per te.
3. Il deserto dei tartari di Dino Buzzati
A un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno.
Dino Buzzati – Il deserto dei tartari
Mi trovo quasi in imbarazzo a scrivere qualcosa su questo capolavoro di Dino Buzzati, uno dei più grandi scrittori del novecento. Ci proverò lo stesso.
È un libro scritto nel 1945 ma è così attuale e vero che sembra essere stato scritto nel 2021.
Dino Buzzati in un’intervista affermò che lo spunto per il romanzo era nato:
«… dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi. Molto spesso avevo l’idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita. È un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell’esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva.» |
È una sorta di De Brevitate Vitae di Seneca sotto forma di romanzo o ancora meglio di favola.
Il Deserto dei tartari è il libro che consiglio al me stesso di tanti anni fa.
Egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita, dove gli anni scorrono lenti e con passo lieve, così che nessuno nota la loro partenza.
Dino Buzzati – Il deserto dei tartari
Leggilo per coccolarti e riflettere sulla tua vita. Leggilo almeno una volta nella vita.
Il tempo passa e la strada un giorno dovrà pur finire.
Dino Buzzati – Il deserto dei tartari
4. Un viaggio chiamato vita di Banana Yoshimoto
La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
Banana Yoshimoto – Un viaggio chiamato vita
È un romanzo? No. È un’autobiografia? No.
È una sorta di diario dei ricordi, di appunti sparsi. Un libro molto leggero che riesce a toccarti al momento giusto.
Veloce, senza trama, riflessioni, una chiacchierata di un pomeriggio con Banana Yoshimoto davanti ad una tisana.
Accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?
Banana Yoshimoto – Un viaggio chiamato vita
5. Attraversare i muri di Marina Abramovic
- Parla di passione, di voglia di libertà, di voglia di sperimentare e di oltrepassare i limiti.
- È un libro sulla creatività e sul processo di creazione.
- È un libro su come affrontare le proprie paure con coraggio e costanza. Mi ha colpito molto il continuo lavoro su di sé, il continuo testare i limiti della propria mente e del proprio corpo. Un continuo sfidare la sofferenza ed abituare il proprio corpo ad accettarla.
- Perché ti aiuta ad allargare i tuoi orizzonti. Non devi essere un artista o interessato all’arte contemporanea per apprezzare questo libro. Se sei curioso e hai voglia di sperimentare, è proprio il libro per te. La sua storia e tutte le cose che racconta sono di grande ispirazione.
- Per capire cosa c’è dietro l’arte contemporanea. Non so se è capitato anche a te di andare ad una mostra di arte contemporanea, la prima reazione che si ha è: “Ma che è sta roba?” oppure “Lo potevo fare anche io!”. Il libro Attraversare i muri di Marina Abramović ti aiuta anche a capire cosa c’è dietro l’arte che spesso risulta incomprensibile o banale.
- Per capire cosa significa essere un artista.
- Le perfomance e le creazioni di Marina Abramović all’inizio mi hanno creato un effetto disturbante. l primo approccio che ho avuto è stato: perchè fa queste cose? perchè esagera mettendo a rischio il suo stesso corpo? Non mi sono fermato e ho cercato di capire meglio, ho provato ad entrare nel suo mondo leggendo tutta l’autobiografia e vedendo molti video delle sue performance. Alla fine ho capito che Marina aveva l’ossessione di fare la sua arte. Quando si svegliava la mattina con un’idea faceva del tutto per realizzarla (lo spiega molto bene nel video Advice to young). Ha avuto un gradissimo coraggio di fare cose nuove e non accettate dalla società ed ha corso tutti i rischi che poteva correre pur di realizzare le sue idee.
- Perché è un’autobiografia avvicente (sembra un romanzo) e scritta molto bene.
- Marina Abramovic è una delle più grandi artiste del novecento. Si è autodefinita Grandmother of performance art per sottolineare la portata rivoluzionaria del suo modo di intendere la performance artistica che, nel suo caso, prevede spesso la partecipazione del pubblico, sia a livello mentale che fisico.
Che cos’è l’arte? Se vediamo l’arte come qualcosa di isolato, di sacro e di separato da tutto, significa che non è vita. Mentre l’arte deve essere parte della vita, deve essere di tutti.
Marina Abramović Attraversare i muri. Un’autobiografia
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Ciao Stefano.
Mi piace molto il tuo blog, da lettore avido sono sempre a caccia di spazi come questo.
Perche’ leggi? Come scegli le prossime letture?
Alla prima domanda, personalmente non sono riuscito a trovare ancora una risposta convincente, giustifico a me stesso il “tempo perso” con l’acquisizione di informazioni, ma molte volte mi ritrovo a leggere robaccia per curiosita’ momentanea. E’ una lotta perenne tra letture che “dovrei” fare (anche per lavoro) e letture che non portano a nulla (di cui magari anche ti vergogni) una volta concluse.
Ti ringrazio del tuo lavoro consigliandoti un libro: La società della stanchezza – Byung-Chul Han
Saluti
Buon giorno caro amico lettore,
Le domande che mi fai sono quelle centrali e proprio per questo sono difficili da rispondere.
Perché leggo? Leggo per vivere altre vite come dice Umberto Eco. Leggo per allungare la mia vita e renderla più avvincente. Leggo per mi rendo conto di sapere sempre meno, più leggo meno so.
Come scelgo le prossime letture? Argomento non semplice a quale voglio dedicare un post in questo blog. A grandi linee ho alcune mie fonti da cui tiro fuori una bella lista ogni anno (alcuni blog, amici di cui mi fido, scrittori che consigliano altri scrittori). Poi aggiungo sempre un pò di caso e serendipidità alla mia lista: passo in un mercatino e vedo un libro che mi intriga e lo compro. Oppure giro per una libreria e mi faccio ispirare dal momento.
Insomma non ho una ricetta precisa. Forse un giorno la troverò. Capita anche a me di leggere una robaccia ma ormai ho imparato anche a lasciarla perdere a metà. Anche io prove le tue stesse sensazioni: letture utili o romanzi? Non esiste una risposta :) mi dispiace.
Grazie veramente per il tuo commento profondo!! E grazie per il consiglio, andrò subito a dare uno sguardo.
Stefano