Francesco Costa ci racconta Una storia americana


Una storia americana Francesco Costa

Il modo migliore per conoscere come sarà la Casa Bianca di Joe Biden e Kamala Harris è conoscere chi sono e cosa hanno fatto fin qui. Perché la politica e il potere non cambiano le persone: le rivelano per quello che sono.

Francesco Costa, Una storia americana

L’ultimo libro di Francesco Costa Una Storia Americana racconta le storie del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ed il vice-presidente Kamala Harris. Non si concentra sui programmi elettorali o su scenari futuri socio-politici ma sulle loro vite.

La cosa che mi piace dei libri di Francesco Costa è che da ogni storia raccontata e da ogni paragrafo scritto emerge la sua passione per l’America. Non si limita a descrivere in modo distaccato gli eventi o i fatti ma ci mette sempre quel qualcosa in più che ti fa sembrare avvincente e scorrevole anche un fatto di cronaca. La differenza è tutta qui.

Una Storia Americana non è una classica biografia di Biden e Harris ma una raccolta di storie avvicenti ricche di aneddoti e particolari. Mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina fino alla fine.

Perchè l’autore ha lavorato per mesi a raccogliere il materiale per scrivere questo libro? La risposta migliore arriva proprio da Francesco Costa:

Il libro “Una storia americana” ha molti strati intrecciati insieme.⁣ Il primo ruota attorno a Biden e Harris, ma senza essere una classica biografia. Ho scelto di raccontare solo alcuni episodi, alcune scene, per mostrare cosa li abbia resi chi sono. Il secondo strato è l’America. Biden e Harris hanno attraversato fenomeni e periodi che hanno segnato il paese. Si parla delle rivolte del 1992 a Los Angeles, del sistema sanitario, delle incarcerazioni di massa, della crisi del 2008 e di molto altro. Poi, il futuro: c’è qualcosa nelle vite di queste due persone che parla al momento terribile che stanno attraversando gli Stati Uniti.⁣

In questo articolo ho voluto condividere con te cosa ho scoperto su Joe Biden e Kamala Harris ma anche qualche curiosità sul libro e sull’autore Francesco Costa.

Ho scoperto su Joe Biden che…

  • Joe Biden è stato per decenni il più povero tra i parlamentari americani, anche quando era uno dei più influenti e potenti.
  • Lotta da sempre con la sua balbuzie. Da piccolo i suoi coetanei lo chiamavano <<Bu-bu-Biden>>
  • Si iscrive a Giurisprudenza solo perchè era l’università frequentata da Neila Hunter di cui si era innamorato perdutamente. Si sposano poi nel 1966 e avranno tre figli.
  • Dopo la laurea lavorò in uno studio legale ma l’abbandonò per dedicarsi al lavoro di avvocato d’ufficio.
  • Joe Biden è una persona molto ambiziosa, si è dato sempre degli obiettivi che chiunque intorno a lui considerava impossibili.
  • Si candidò a senatore dello stato del Delaware senza avere l’età legale per poterlo diventare. Avrebbe compiuto trent’anni qualche giorno dopo le elezioni. Nel 1972 Joe Biden diventò il più giovane senatore degli Stati Uniti.
  • Joe Biden ama la campagna elettorale porta a porta. Durante la sua prima campagna elettorale, ad ogni semaforo rosso Biden scendeva dalla macchina per presentarsi a chi era in coda dietro di lui.
  • Nel 1972 Joe Biden chiedeva la fine della guerra in Vietnam, l’istituzione del servizio sanitario nazionale, leggi a protezione dell’ambiente, pari diritti per gli afroamericani e un sistema pensionistico più stabile
  • Nel 1973 la moglie Neila e la sua piccola figlia Naomi morirono per un tragico incidente d’auto.
  • Fece il pendolare per decenni. Ogni sera lasciava Washington e tornava a Wilmington, per cenare con i suoi due figli e metterli a letto. Nel 2011 la stazione da cui partiva e in cui ritornava gli è stata intitolata.
  • Nel 1977 Joe Biden si risposa con Jill Jacobs, il secondo amore della sua vita. Furono i suoi due figli a chiedergli: “Perché non ci sposiamo con Jill?”. Nel 1981 i Biden diventarono cinque con la nascita di Ashley.
  • Dopo il terzo mandato da senatore del Delaware, Joe Biden ha rinunciato alla sua candidatura a presidente degli Stati Uniti. Uno dei motivi fu che non era abituato a parlare a tutto il paese e commise degli errori. Utilizzò nei suoi comizi delle frasi di altre persone senza citare le fonti. La stampa iniziò a dipingerlo come un bugiardo.
  • Nel 1994 Biden fece passare una riforma globale del sistema penale per combattere la criminalità diffusa degli anni 90, nota con il nome Biden Crimen Bill. Una legge molto controversa che in quel momento fu considerata troppo molle dai Repubblicani e poi più avanti negli anni fu considerata troppo dura.
    • Dal 1994 al 2017 il numero dei reati violenti è diminuito del 46%.
    • Nonostante gli americani siano il 5% della popolazione mondiale, una persona detenuta su quattro al mondo si trova negli Stati Uniti.
  • Le più grandi passioni di Biden sono il gelato e le auto d’epoca.
  • Joe Biden è considerato un politico che fa spesso gaffe quando parla.
  • La madre novantenne di Biden gli disse senza giri di parole: “Fammi capire bene, tesoro. Il primo afroamericano nella storia che abbia una vera possibilità di diventare presidente ti ha chiesto una mano e tu gli hai detto di no?”. Joe Biden accetta la carica di vicepresidente di Barack Obama.
  • Nel 2009 Biden fu scelto come responsabile dell’esecuzione del Recovery Act, per amministrare la spesa di 800 miliardi di dollari con lo scopo di fermare il collasso dell’economia iniziato con la crisi del 2008
  • A soli quaranntasei anni muore il figlio di Biden, Beau Biden, per un cancro.
  • Biden è una persona autentica che trova energia nel contatto diretto con le persone. È una persona che ha sofferto molto per la scomparsa di sua moglie e dei suoi due figli. È sempre pronto a consolare chi ha subito un lutto improvviso.
  • Il 7 novembre 2020 Joe Biden è stato eletto presidente degli Stati Uniti. Ha proposto di abbandonare le fonti fossili e di interrompere i sussidi dello stato all’industria petrolifera. Anche una proposta dirompente, in America, come questa viene accettata da tutti se la fa Biden. La sua proposta sulla sanità è più a sinistra di quella di Obama.

Biden sembrava avere tutti i punti deboli per un candidato che volesse competere in quella elezione: era l’ennesimo uomo, l’ennesimo bianco, l’ennesimo anziano, pienamente parte dell’establishment , appesantito da oltre quaranta anni di decisioni politiche da difendere e soprattutto lontano dai suoi giorni migliori.

Francesco Costa, Una storia americana

Ho scoperto su Kamala Harris che…

  • Il padre di Kamala Harris è Donald Harris, arrivato negli Stati Uniti dalla Giamaica con un visto studentesco dopo essere stato ammesso all’università di Berkley. Diventerà un economista e docente universitario.
  • La madre di Kamala Harris è Shymala Gopalan, nata in India, laureata a Delhi e ammessa a Berkley per un dottorato in nutrizione ed endocrinologia. Diventerà un’importante scienziata e oncologa.
  • Kamala Harris e sua sorella Maya vivevano in un quartiere di Berkley nel quale erano segregati gli afroamericani. Ogni mattina prendevano il bus per andare dall’altra parte della città per frenquentare una scuola elementare con il 95 per cento di studenti bianchi.
  • I genitori di Kamala Harris divorziarono presto e Kamala si abituò a vivere in una casa con sole donne. Sua mamma, sua sorella e Regina Shelton, un’istituzione del quartiere e una sorta di seconda madre. Veniva dalla Luisiana e gestiva una scuola materna dietro all’abitazione degli Harris
  • A dodici anni Kamala Harris di dovette trasferire in Canada con la sua famiglia per un nuovo lavoro di sua mamma presso l’università di Montreal. .
  • Tornò negli Stati Uniti alla fine delle scuole superiori, quando fu ammessa all’Howard University. Concluse gli studi e si trasferì di nuovo per specializzarsi all’università della California.
  • Al termine di un tirocinio estivo nell’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Alameda le fu offerto di restare. Fu bocciata all’esame di avvocato che poi superò al secondo tentativo. All’epoca Kamala Harris era la giovane compagna di Willie Brown, un potente politico locale che aveva il doppio dei suoi anni e che più tardi sarebbe diventato il sindaco di San Francisco. In tanti hanno accusato Kamala Harris di aver sfruttato la relazione con Willie Brown per muovere i primi passi nella politica californiana,
  • È stata la prima donna non bianca eletta all’incarico di procuratrice distrettuale di San Francisco, la prima donna e la prima persona nera in assoluto ad essere eletta procuratrice generale in California.
  • Quando Kamala Harris ricoprì il ruolo di procuratrice distrettuale di San Francisco lanciò dei programmi innovativi: rieducazione e formazione (il piano di chiamava “Back on track”) invece di pene severe ed un programma mirato ai genitori degli studenti di ogni età che facevano troppe assenze a scuola. Entrambi i programmi diedero ottimi risultati.
  • Kamala Harris si schierò contro la pena di morte quando un poliziotto venne ucciso da un componente della gang West Mob, una delle più violente di San Francisco. Triplicò il numero di persone condannate e incarcerate.
  • Kamala Harris è considerata un’equilibrista della politica.
  • Kamala Harris lavorò insieme a Beau Biden in un’indagine verso tutte le maggiori banche nel periodo dei maxi pignoramenti dopo la crisi dei mutui subprime del 2008. Kamala gestì la negoziazione in modo esemplare. La California ottenne 20 miliardi di dollari invece dei 2 o 4 a cui avrebbe avuto diritto all’inizio.

Gli stessi atti che portarono Harris a essere ritenuta la procuratrice più progressista del paese oggi vengono considerati limitati e opportunisti, e l’equilibrismo con cui tentò di riformare il sistema senza farsene espellere è stato giudicato interessato.

Più che le contraddizioni di Kamala Harris, sono le contraddizioni dell’America.

Francesco Costa, Una storia americana

La passione per l’America di Francesco Costa

Mi ha molto colpito la storia di Francesco Costa, un ragazzo che nel 2007 apre il suo blog e prova ad imparare il mestiere del giornalista. Si appassiona alla storia di Obama contro Hilary Clinton, si mette a studiare la politica americana ed in particolare il meccanismo delle primarie.

Si appassiona anche alla serie TV The Westwing che parla degli intrighi della Casa Bianca.

Il suo interesse per l’America parte un po’ per caso, come tante cose nella vita. Da quel momento in poi quella passione non lo ha più abbandonato.

Tutti vedono solo i successi della sua newsletter, dei suoi articoli e dei suoi libri. Ma in quanti si ricordano degli ultimi 14 anni pieni di sacrifici e impegni su progetti in cui pochi all’inizio credevano?

Una curiosità: la copertina del libro Una storia americana

La copertina del libro Una storia americana è stata disegnata da Joey Guidone, un artista italiano, che vive ad Ivrea. Francesco Costa racconta nel suo profilo instagram l’episodio del suo incontro con Joey Guidone.

Una storia americana libro copertina

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Chi è Francesco Costa?

francesco costa

Francesco Costa (1984) è nato a Catania, vive a Milano ed è giornalista e vicedirettore del giornale online Il Post. Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo, dal 2015 cura il progetto Da Costa a Costa, una newsletter e un podcast sugli Stati Uniti con oltre cinquantamila lettori e ascoltatori, per i quali ha vinto nel 2016 il Premio internazionale Spotorno nuovo giornalismo, nel 2018 il premio per il miglior podcast italiano alla Festa della Rete e nel 2020 il premio Amerigo. Ha collaborato alla realizzazione dei documentari La Casa Bianca per Rai 3 e alla copertura delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020 su Sky TG24. Conduce periodicamente la rassegna stampa di Rai Radio 3, “Prima Pagina”. Ha insegnato giornalismo allo Iulm di Milano; dal 2018 è responsabile del corso alla Scuola Holden di Torino. Con Mondadori ha pubblicato Questa è l’America (2020) e Una storia americana (2021).


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