The Four. Che ne pensa Scott Galloway di Amazon e Apple?


Scott Galloway The Four

Chi sono veramente Amazon, Apple, Facebook, Google? Perchè dovreste leggere “The Four” di Scott Galloway?

Ci svegliamo la mattina con il nostro iphone Apple, poi usiamo Google Maps per raggiungere quel posto dove non siamo mai stati. Appena arrivati rispondiamo ad un messaggio Whatsapp e diamo una sbirciata all’app Facebook. Ci chiama poi il corriere perchè sta arrivando il pacco ordinato il giorno prima su Amazon. Ci viene un dubbio? Cerchiamo su Google. Google sa tutto, è il nuovo Dio.

La giornata il lavoro è densa di messaggi Whatsapp, telefonate e app varie nel nostro oggetto inseparabile, l’Iphone. Tornati a casa, ci cambiamo al volo per andare a fare una corsetta. Di nuovo prendiamo l’Iphone, gli auricolari e ci sintonizziamo su Youtube o su Amazon Music. Poi doccia, cena e finalmente ci vediamo una bella serie su Amazon Prime. È arrivato il momento di andare a ninna, un ultimo sguardo al nostro iphone, attiviamo la sveglia per il giorno dopo e mettiamo la modalità aereo.

Chi sono veramente queste quattro aziende che accompagnano la nostra vita ogni giorno? The four di Scott Galloway, pubblicato nel 2017 e tradotto in Italiano nel 2018, è proprio il libro giusto per mettere il naso dentro ai quattro giganti.

The Four – Il DNA Segreto di Amazon, Apple, Facebook e Google

Tutto il mondo dipende dai quattro colossi dell’on-line Amazon, Apple, Facebook e Google. Ma chi sta traendo vantaggio? General Motors crea un valore di 231.000 $ per dipendente (capitalizzazione/forza lavoro) mentre Facebook vale 20.5Milioni $ per ogni dipendente.

Negli anni tra il primo aprile 2013 e il primo aprile 2017, il valore delle quattro aziende è aumentato di circa 1300 Miliardi di dollari pari al PIL della Russia.

I dati del libro sono fermi al 2017. Se arriviamo fino al 2019/2020 la situazione è diventata ancora più estrema. La capitalizzazione di Amazon, Apple, Google (Alphabet), Facebook e Microsoft è aumentata dal 2014 al 2019 di 2.7 Trillioni di dollari, un cifra più alta del PIL dell’Italia.

Capitalizzazione aziende tech

Nel 2020 la totale capitalizzazione dei quattro grandi ha raggiunto il valore astronomico di 4.6 Trillioni di dollari, una cifra più alta del PIL della Germania.

Amazon si prende cura del nostro istinto di possedere sempre di più

Perchè si chiama Amazon?

Jeff Bezos, dopo aver lavorato nel mondo della finanza a Wall Street, fonda Amazon nel 1994 a Seattle. Il primo nome che pensò Bezos fu “Cadabra”. Fu scartato per la sua assonanza con Cadavere. La sua seconda scelta fu “Relenteless” (Ancora oggi se digitate relenteless.com sarete rediretti su amazon). Alla fine scelse il nome Amazon per indicare le proporzioni del flusso di merci pari alla portata del Rio dell Amazzoni. Si trattava solo di immaginazione in quel momento.

Come ha fatto Amazon ad avere un grande successo?

Amazon ha avuto un grande succeso perchè sfama il nostro istinto primordiale di cacciatori e raccogliori. Sin dai tempi della preistoria l’uomo caccia la preda e porta a casa. Le scorte accumulate non sono mai sufficienti e noi non siamo cambiati molto rispetto ai nostri antenati. Amazon ci mette a disposizione tutto quello che vogliamo, ci consegna tutto in un giorno a casa nostra e possiamo fare l’acquisto con grande facilità (One-click button). Nemmeno ci accorgiamo di aver pagato.

Amazon ha conquistato l’America: Il 44% degli Americani ha una pistola e Il 52% degli americani ha Amazon Prime. Amazon Prime è l’America.

Come guadagna Amazon?

Il progetto Amazon è passato attraverso tanti anni di visione, racconti e pochi profitti. Amazon ha raccolto 2,1 Miliardi di Dollari dagli investitori prima di raggiungere la soglia di reddività. Non ha fatto registrare profitti fino al 2001.

Nel 2015 Amazon ha speso 7 Miliardi di dollari per spedire pacchi, registrando perdite nette per 5 Miliardi e utili complessivi per 2.4 Miliardi. Nel frattempo, ha costretto al fallimento tantissime piccole attività e tante grande aziende. L’obiettivo di conquistare il mondo del commercio al dettaglio era chiaro sin dall’inzio e tutto il mondo dell’investimento Americano ha supportato questo progetto.

Di fronte al dieci per cento di probabilità di vincere cento volta la posta, fareste bene ad accettare ogni volta la scommessa

Jeff Bezos – 1997 Lettera agli azionisti

Amazon continua a crescere al ritmo del 20/30% anno su anno. Ha raggiunto nel 2019 un fatturato di 280 miliardi di dollari. Oltre ad essere il più grosso commerciante al dettaglio al mondo, Amazon vende anche tanti servizi “cloud” e di intelligenza artificiale alle aziende. Il fatturato di Amazon Web Services, la rete di server e data storage gestita dall’azienda, ha raggiunto nel 2019 i 35 Milardi di dollari con dei margini molto più alti rispetto al mercato del commercio.

Amazon revenue

Amazon è anche un’azienda che vende pubblicità. Nel 2019 Amazon media, l’unità di Amazon che si occupa di pubblicità/ADS, ha superato i 10 Miliardi di fatturato.

49 minuti di Amazon valgono 5.7 Milioni di dollari.

Wired

Il fatturato con le sottoscrizioni, Amazon prime, ha raggiunto i 19 Miliardi nel 2019. Ogni anno, in automatico, l’azienda riceve 19 miliardi di dollari solo con le sottoscrizioni degli utenti.

Amazon revenue split

Le aquisizioni di Amazon

Nel 2012 Amazon acquisce Kiva Systems, un’azienda di tecnologie robotiche. Amazon riesce ad automatizzare tutti i suoi centri di raccolta attraverso robot. Completa sotituzione dell’uomo? Amazon sembra rassicurare tutti dicendo che si tratta di robot che lavorano con uomini.

Magazzini Amazon
INA FASSBENDER/AFP/Getty Images.

Nel 2014 Amazon lancia Alexa in America. Un risponditore vocale che può renderci ancora più dipendenti da Amazon. “Alexa quanto costa un pallone di cuoio?” e Alexa ci risponde. Si basa su un sistema di intelligenza artificiale in grado di capire la nostra domanda e poi di rispondere. Amazon è talmente forte in America che nel 2015 il nome più popolare tra i nuovi nati è proprio Alexa. Nel 2018 Alexa sbarca in Italia. “Alexa che tempo fa domani?”.

Nel 2017 Amazon acquisisce Whole Foods, una società alimentare con 400 negozi fisici. Il fatturato dei negozi fisici tocca i 17 Miliardi di dollari nel 2019.

Amazon è anche un’azienda che compete con Netflix nell’ambito video. Lancia il servizio Amazon Prime Video e nel 2014 acquisisce Twitch cosi da investire anche nel mondo dei video e dei video giochi on-line.

Amazon acquisizoni
Source: startupflux.com

Da poco Amazon ha acquisito per un miliardo di dollari Zoox, startup di veicoli autonomi. L’obiettivo di Amazon è quello di abbattere ulteriormente i costi per le consegne che costituiscono una delle maggiori voci di costo per l’azienda, più di 20 Miliardi l’anno.

Amazon fa perdere posti di lavoro?

Tutto positivo? Non proprio per tutti quelli che lavorano al di fuori dei vertici Amazon.

Solo nel 2016 si stima che Amazon abbia fatto perdere 76000 posti di lavoro. L’avvento dei negozi senza cassa (progetto Amazon GO) potrà far perdere il lavoro a 3,4 Milioni di americani (2,6% della forza lavoro, paragonabile al numero di insegnanti). Dei tanti posti di lavoro persi, si sono aggiunti solo posti di lavoro sottopagati legati alla logistica e alle consegne. Le aziende che si occupano di consegne DHL, UPS e FedEx sono sempre più sotto pressione con i costi. Il loro valore complessivamente è di 120 Miliardi di dollari. Amazon potrà creare un’infrastruttura per le consegne nell’ultimo miglio mangiandosi in un boccone tutte le aziende che si occupano di questo.

Nel bene o nel male, Amazon e gli altri innovatori che adoriamo stanno facendo di quest’epoca la migliore possibile per chi è significativo e la peggiore possibile per gli insignificanti

Scott Galloway – The Four


Se vuoi approfondire il tema della non regolamentazione nel mondo internet leggi l’articolo dedicato al “Capitalismo Immateriale” di Stefano Quintarelli.


Apple sfama il nostro bisogno di lusso ed esclusività

Come ha fatto Apple a dominare il mondo?

Guidate una Porsche, anche solo a novanta all’ora, e vi sentirete più attraenti; vi sembrerà più probabile avere incontri sessuali estemporanei. Dato che gli uomini sono programmati per procreare in modo aggressivo, il cavernicolo che è in noi brama quel Rolex o quella Lamborghini o un prodotto Apple. E il cavernicolo, poichè ragiona con i genitali, è disposto a sacrificare molto (a pagare un prezzo irrazionale) per fare buona impressione.

Scott Galloway – The Four

La storia di Apple e del suo fondatore Steve Jobs sono note a tutti. Ma, come ha fatto a diventare Apple il gigante che conosciamo oggi? Come è riuscita ad essere la Apple che conosciamo? Ha puntato sul desiderio della massa di scarsità e di lusso. Il prezzo alto è vissuto come qualcosa di positivo, più spendo più l’oggetto che compro è lussuoso. Apple ha vinto quando è riuscita a vendere la tecnologia nelle Boutique eleganti.

apple store 5th avenue

2001, nasce l’ipod. 2007, nasce l’iphone. 2010 nasce l’iPad. 2015 nasce l’Apple watch. Un successo dietro a l’altro. Da azienda di tecnologia fino a diventare un’azienda del lusso.

Se si traccia una mappa termica della ricchezza dei sistemi operativi dei cellulari si può avere una foto della ricchezza. A Manhattan ci sono tutti Apple iOS. Nel New Jersey o nel Bronx, dove il reddito medio crolla, ci sono solo Android. A Los Angeles Iphone a Malibu e Beverly Hills e Android a South-Central. A Roma Iphone al centro e ai Parioli e Android a Centocelle e Torre Angela.

Se i profitti sono un indicatore di successo, nell’anno fiscale 2015 Apple è stata l’azienda di maggior successo della storia, facendo registrare 53,4 Miliardi di dollari in profitti netti

Scott Galloway – The Four

Le aziende di brand di lusso hanno in comune queste 5 caratteristiche:

  • Un fondatore iconico.
  • L’artigianato: per avere un grande successo nel lusso occorre avere una grande attenzione ai dettagli e una precisione quasi maniacale nella manifattura.
  • L’integrazione verticale: Non solo tecnologia e internet. I negozi fisici sono fondamentali. I negozi Apple vendono quasi 16000 dollari per metro quadrato. Il successo è stato decretato dall’Apple Store.
  • La diffusione globale
  • I prezzi alti.

Chanel vivrà più a lungo di Cisco e Gucci vedrà estinguersi la meteora di Google.

Tra i quattro cavalieri Apple ha di gran lunga la dotazione genetica migliore e sono convinto che abbia le maggiori possibilità di arrivare viva al ventiduesimo secolo.

Scott Galloway – The Four

Apple controlla il 14.5% del mercato degli smartphone ma è riuscita ad ottenere il 79% dei profitti totali del settore (2016).

Le acquisizioni di Apple

Nella storia delle acquisizioni da parte di Apple si contano oltre 100 aziende. La prima documentata è stata quella di Network Innovations, azienda di software, mentre l’ultima è quella relativa alla maggioranza delle tecnologie e brevetti per i modem per smartphone di Intel, per una cifra di circa un miliardo di dollari.

Apple Acquisizioni
Source: www.cbinsights.com

Conclusioni

Come spenderà la montagna di soldi che ha guadagnato Apple? Il consiglio di Scott Galloway per Apple è quello di fondare la più grande università gratuita al mondo. Verrà ascoltato?

Amazon ha ragggiunto il suo obiettivo di controllare il commercio mondiale al dettaglio. Non ha concorrenti. A quale costo per le attvità commerciali che danno lavoro alle comunità in giro per il mondo? Si assiste alla morte dei piccoli negozi e si assisterà alla morte dei centri commerciali. Poi sarà il turno delle aziende di trasporto e di consegna, dei cassieri. Le istituzioni, nel frattempo, continuano a non regolamentare il mercato on-line facilitando la nascita dei monopolisti.

Chi è Scott Galloway?

Scott Galloway

Scott Galloway è un professore di marketing presso la NYU Stern School of Business. È stato nominato “uno dei 50 migliori professori di business school del mondo” da Poets & Quants (un sito web che recensisce e classifica le scuole di business) nel 2012. È anche il fondatore di varie aziende. Nel 1992 fonda Prophet, un’agenzia di brand strategy, nel 1997 fonda Red Envelope, uno dei primi siti di e-commerce. Nel 2005 fonda L2, una società che valuta le prestazioni nei social, sul mobile e sui siti die più grandi brand retail, acquisita nel 2017 da Gartner per 155M$. Dal 2014 al 2018 ha pubblicato una serie di video su Youtube – serie Winners and Losers – di grande interesse.


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