Mauro Berruto e il mestiere di costruire squadre
“Non si centra il bersaglio senza saper uscire dalla traiettoria ideale”
Capolavori – Mauro Berruto
Sei l’allenatore della nazionale di pallavolo Italiana. Sei ad un passo dal tuo sogno, stai per giocarti la fase finale della World League a Rio de Janeiro.
Esplelleresti i tuoi quattro giocatori più forti per aver passato la notte in un locale nel centro di Rio? Mauro Berruto lo ha fatto.
L’uomo della discontinuità. Sempre pronto a fare cose per cui non era preparato. Liceo Scientifico. Facoltà di Filosofia a Torino. Tanto interesse per le scienze sociali. Nel 1994 in Madagascar raccoglie materiale per la tesi, ospite di una casa missionaria. Dall’oratorio ad allenare tante squadre di pallavolo in Italia, in Grecia, in Finlandia fino ad arrivare la nazionale Italiana. Poi Amministratore Delegato della Scuola Holden, una delle più prestigiose scuola europee di Storytelling.
Basta così? No. Direttore Tecnico delle squadre olimpiche maschili e femminili della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, scrittore, speaker e docente della disciplina “Instabilità” presso il corso universitario Scuola Holden Academy.
Mauro Berruto sta tutto dentro “Capolavori“, il suo ultimo libro. È una lettura leggera, piacevole, piena di tanti aneddoti, consigli ed esperienze di vita. Ho provato ad appuntarmi alcune lezioni del prof. dell’Instabilità.
Indice
1. Come capire chi sei e cosa cerchi nella vita
La via più breve per ritornare a casa è il giro più lungo
Clyde Kluckhohn – Antropologo
Per capire a fondo chi sei devi passare attraverso le differenze che trovi negli altri. Non basta guardare gli altri o sfiorarli, è necessario immergerci nelle differenze.
Mauro Berruto ha sempre affrontato la diversità. Studi di Filosofia, allenatore di bambini alle scuole elementari, allenatore di giocatori di serie A1, della nazionale Italiana, Finlandese, allenatore in Grecia, tiro con l’arco e manager. Continua Discountinuità.
2. Scegli (e avvicina) i tuoi maestri
È fondamentale scegliere dei maestri da seguire. Se vuoi diventare esperto di qualsiasi cosa non ti basta leggere o fare corsi. Scegli i tuoi maestri, quelli che pensi possano andar bene per te. Avvicinali e trova un modo per aiutarli. Puoi venire in contatto con loro entrando dalla porta di servizio oppure offrendo il tuo aiuto.
In genere un maestro è una persona molto impegnata che non vuole perdere tempo, quindi non essere pressante e trova un modo per essergli utile. Un maestro può essere un tuo professore universitario, un manager che ammiri, un tuo allenatore, un tuo professore del liceo, un esperto di un settore che segui.
Mauro Berruto ha scelto tre maestri e tre strategie per seguirli.
- Doug Beal (commissario tecnico degli Stati Uniti campioni olimpici a Los Angeles ’84). Un maestro ma di quelli irragiungibili. Non lo ha visto allenare e non è riuscito a lavorare con lui. Ha letto il suo libro Spike! e ha cercato di carpire tutto il possibile dalla sua filosofia.
- Julio Velasco (uno dei più grandi allenatori della storia della nazionale di pallavolo Italiana). Nel 1990 Il giovane Mauro Berruto va in vacanza a Merano, armato di telecamera e quaderni, per passare le sue giornate a vedere gli allenamenti. Cerca di catturare ogni cosa. Un giorno succede che Velasco lo chiama per raccogliere qualche pallone in giro per la palestra. Questo significa entrare dalla porta di servizio senza disturbare.
- Giampaolo Montali (tecnico geniale di pallavolo). Mauro Berruto è assistente della squadra di B2 del Cus Torino e dopo una serie di appostamenti, riesce a mostrargli un software, che aveva scritto insieme ad un compagno di Liceo, che permetteva di fare analisi statistiche e montaggi su VHS. Montali disse: “Quando lascerò Treviso ti telefonerò per chiederti di farmi da assistente”. Pochi mesi dopo lo chiamò veramente e gli chiese di seguirlo in Grecia per allenare l’Olympiakos.
3. Non pensare di meritarti qualcosa per sempre
Che errore quando ci poniamo di fronte a qualcuno o qualcosa dicendo: “Me lo merito”. Niente si merita per sempre, occorre riconquistarselo tutti i giorni.
Capolavori – Mauro Berruto
4. Cambia sempre il tuo punto di vista
È proprio quando pensiamo di sapere tutto di una cosa che è arrivato il momento di guardarla da un punto di vista diverso.
Professor Keating (Robin Williams) nel film l’Attimo Fuggente.
Non smettere mai di cambiare il tuo punto di vista. Più diventi esperto di una materia più diventerà forte in te la voglia di non cambiare.
Cambia.
Il pittore inglese William Turner viaggiò moltissimo per conoscere i più grandi paesaggisti d’Europa e per guardare con i propri occhi i posti più belli. Diventò un paesaggista straordinario, Il numero uno nel disegnare tempeste marine. Le osservava dalla spiaggia ma non gli bastò.
Si fece legare all’albero maestro di una nave mentre infuriava una tempesta. Voleva capire di più, cambiare punto di vista e fare il salto successivo. Voleva riscrivere le regole del gioco.
5. Come costruire una squadra
Non bisogna mai sottovalutare la forza che un piccolo gruppo di persone, con una forte motivazione, può esercitare nei processi di cambiamento.
Capolavori – Mauro Berruto
I sabotatori e i resistenti in una squadra
In un gruppo ci sono sempre dei sabotatori e dei resistenti. Come puoi riconoscerli?
Sono quelli che sono sempre pronti a dire le frasi killer:
- Questa cosa non funzionerà mai
- Non ho proprio il tempo di farlo
- Non l’ho mai fatto prima
- Il capo non ce lo permetterà mai
- Qui abbiamo sempre fatto così
- Io sono fatto così
- Non è nel budget
- Discutiamone nella prossima riunione
- Lo avrebbe detto anche un bambino
- Ottima idea ma non va bene per noi.
- L’ultimo che ha detto questo non lavora più qui!
Gli alleati in una squadra
Pochissimi uomini, molto motivati, possono cambiare, anzi stravolgere un’organizzazione.
Capolavori – Mauro Berruto
Come puoi riconoscere gli alleati? Osserva l’atteggiamento. Ascolta le parole, osserva come si pongono con te e con gli altri. Ascolta e osserva attentamente.
Come scegliere una squadra
Spiega il tuo progetto, spiega gli sforzi necessari e chiedi una disponibilità incondizionata.
Quando Mauro Berruto va ad allenare la nazionale di pallavolo Finlandese scrive una mail a più di sessanta atleti. Spiega il progetto, scrive che si dovranno allenare più o meno il doppio dell’estate precedente e chiede di essere disposti ad anteporre l’interesse delle squadra all’interesse personale. Chiede di pensare in grande.
Ringrazio tutti i no e i si ma.. e scrivo che, purtroppo, il mio progetto dovrà fare a meno di loro. Ho tra le mani una ventina di si senza condizioni. Sono loro gli alteti che mi servono.
Capolavori – Mauro Berruto
Come preparare la squadra all’imprevedibile
Prepara il tuo gruppo all’imprevedibile con l’allenamento dell’ingiustizia. In qualsiasi progetto o settore ci sarà sempre l’ingiustizia. Allena il tuo gruppo a fronteggiare una situazione di ingiustizia. Non si può fare nulla per evitare un’ingiustizia, puoi decidere come comportarti quando ti capita un’ingiustizia.
L’idea dell’allenamento dell’ingiustizia viene a Mauro Berruto per prepare la finale contro la Bulgaria, tutti erano convinti che i guardalinee avrebbero aiutato la Bulgaria nei momenti decisivi.
6. Il viaggio è più importante del risultato finale
Quello che cerchi non è un luogo ma un viaggio.
Capolavori – Mauro Berruto
Quando raggiungi un obiettivo che tu pensavi essere irragiungibile, ti assale una certa malinconia. E ora? Cosa faccio? Pensa sempre a questo quando sei nel bel mezzo del tuo viaggio cercando di superare tante difficolta. Il viaggio è il tuo vero obiettivo. Goditelo.
Guardate gli atleti vittorioso su un podio. Ci salgono ebbri di gioia, poi, ricevuta la medaglia, lo sguardo cambia, un velo di melanconia si impossessa dei loro occhi. È come se, nel momento del giubilo, si rendessero conto che è finito un viaggio, meravoglioso.
Capolavori – Mauro Berruto
Se non sei convinto che il viaggio è più importante del risultato finale leggi l’articolo L’Alchimista di Paulo Coelho e la tua leggenda personale
7. Migliora il tuo comportamento con la bellezza
Se ti immergi nella bellezza, diventerai migliore. È la teria dei “neuroni allo specchio” scoperta da un team di neuroscienziati italiani, coordinati da Giacomo Rizzolatti. Questa teoria dimostra che alcuni neuroni si attivano sia quando un individuo esegue un’azione, sia quando lo stesso individuo osserva la medesima azione compiuta da un altro soggetto.
Mauro Berruto accettò di allenare dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montichiari. Fece allenare la squadra in un palasport bellissimo di serie A. Luci accese, palloni ufficiali, magliette di allenamento della prima squadra. Voleva creare intorno a quelle persone delle condizioni di eccellenza. Dopo sei mesi ci furuno degli oggettivi miglioramenti. Quelle persone ridussero del 50% il consumo degli psicofarmaci. La differenza l’aveva fatta un allenatore di fama internazionale, il luogo, la sua bellezza l’aveva trasformati.
Al netto di poche eccezioni, la bellezza di ciò che ci circonda ci aiuta a migliorare il nostro comportamento.
Capolavori – Mauro Berruto
8. Cerca la tua nicchia, il tuo pezzo di mondo
Se vuoi realizzare il tuo piccolo capolavoro personale prenditi cura del dettaglio di un pezzo di mondo, della tua nicchia.
Il pittore Yves Klein dedicò tutta la sua vita alla ricerca di un colore non esistente in natura. Tentativi, prove, ricerche, esperimenti. Oggi nella scala dei blu troverete IKB International Klein Blue. Trovò quello che cercava, il suo pezzetto di mondo. Al Guggenheim Musuem di New York puoi vedere la sua famosa tela IKB 82 dipinta pochi anni prima di morire. Un monocromo Klein Blue.
La realizzazione di un capolavoro passa attraverso un essere umano capace di prendersi cura di un dettaglio, di un pezzetto di mondo, di amarlo a tal punto da farne una ragione di vita, pur avendo intorno altri umani che lo considerano inutile o, addirittura, ridicolo.
Capolavori – Mauro Berruto
9. Coltiva l’antifragilità
I tuoi capolavori nascono dalle caratteristiche che aveva individuato Muhammad Ali. Capacità e volontà. Oltre a queste due caratteristiche allena l’antifragilità, la capacità di superare le difficoltà con determinazione. Ogni ostacolo deve diventare uno strumento per apprendere e migliorare.
Tutti gli atleti vincenti che ho conosciuto appartengono a questa categoria. Gente a proprio agio nelle difficoltà, capace di trasformare problemi in opportunità, di esaltarsi proprio nei momenti difficili.
Capolavori – Mauro Berruto
Leggi anche Nassim Taleb il maestro del caso. Nassim Taleb ha coniato il termine antifragilità.
10. Diventa uno psicologo della prestazione e non un motivatore
La differenza tra un motivatore (la tanica di benzina speciale) e uno psicologo della prestazione (un bravo meccanico) si manifesta anche attraverso il fatto che il primo deve essere sempre presente nel momento della performance del suo assistito, creando una sorta di dipendenza che rappresenta più un rischio che un beneficio. Il secondo lavora ai box e prepara una cassetta degli attrezzi di cui ogni atleta riceverà le istruzione d’uso, per poterli portare e usare in gara.
Capolavori – Mauro Berruto
11. Riconosci il desiderio nelle persone
Accompagna le persone verso la consapevolezza di voler diventare qualcosa che ancora non sanno di essere. Riconosci nelle persone il loro desiderio di trovare un significato ed uno scopo nella vita.
Se consideriamo un uomo per ciò che realmente è, lo rendiamo peggiore! Ma se lo sovrastimiamo, se lo idealizziamo e lo visualizziamo lassù in alto sapete cosa succede? Lo incoraggiamo a diventare ciò che può essere realmente.
Victor Frankl – Psichiatra, uno dei fondatori della Logoterapia
12. Impara la formula dell’High Performance
Ho riconosciuto indizi di questa formula in ogni impronta che ho lasciato dentro palestre di tutti e cinque i continenti, ma anche sulle colline di immondizia di una discarica in Madagascar, nelle strade di Scampia, in una palestra di Santiago del Cile, nella favela di Rocinha a Rio de Janeiro…
Capolavori – Mauro Berruto
Abilità e Volontà sono fondamentali ma non bastano. Se il tuo atteggiamento è sbagliato non riuscirai a raggiungere l’eccellenza. Se l’atteggiamento tende a 1 il valore della formula cresce.
13. Riconosci un capolavoro
- L’esercizio agli anelli di Jury Chechi ai Giochi di Atlanta nel 1996
- Lo straziante arrivo della maratoneta Gabriela Andersen-Schiess all’Olimpiade di Los Angeles nel 1984
- Il gol con la “mano de Dios” di Diego Armando Maradona nel 1986 di fronte a 115000 spettatori nello stadio Azteca di Città del Messico
- La tela IKB 82 di Yves Klein esposta al Guggenheim Museum di New York
- La Capella Sistina, il Mosè e la Pietà Rondanini di Michelangelo.
- “L’atleta di Fano” e “Il pugile a riposo” di Lisippo, il primo custodito nel Museo di Villa Getty a Malibu in California, il secondo al Museo Nazionale a Roma
- La finale dei 100 m di Pietro Mennea nel 1980 a Mosca
- I paesaggi di William Turner
- La boxe e la poesia “Me We” di Muhammad Alì
Conclusioni
- Assapora il tuo viaggio, non pensare solo a quando raggiungerai la meta
- Scegli dei buoni maestri e trova un modo per avvicinarli
- Cerca il tuo pezzo di mondo, diventa esperto di ciò che gli altri considerano inutile
- Appena sei diventato esperto di qualcosa, cambia il tuo punto di vista
- Diventa antifragile e resilente
- Scegli bene una squadra, fai leva sugli alleati e gestisci i sabotatori. Prepara la squadra all’imprevedibile.
- Non fare il motivatore e non seguire i motivatori. Se impari a riconoscere il desiderio nelle persone migliorerai la tua vita e la vita della tua squadra
- Tieni sempre in mente la regola dell’High perfomance. Abilità e Volontà sono fondamentali cosi come lo è il giusto atteggiamento.
- Immergiti nella bellezza e nei capolavori. Diventerai migliore.
Chi è Mauro Berruto?
Mauro Berruto è nato nel 1969 a Torino, dove si è laureato in filosofia. Dal 2010 al 2015 è stato commissario tecnico della nazionale maschile italiana di pallavolo, vincendo sette medaglie in varie competizioni internazionali. Dopo la carriera di allenatore di club e della nazionale finlandese, è stato amministratore delegato della Scuola Holden di Torino e, come inspirational speaker, ha lavorato con molte aziende in Italia e all’estero. Nel biennio 2018-2019 ha assunto l’incarico di direttore tecnico delle squadre nazionali olimpiche di tiro con l’arco. Autore di due romanzi “Andiamo a Vera Cruz con quattro acca”, “Independiente Sporting” e del saggio “Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove”.
Link interessanti
- Biografia di Mauro Berruto su Wikipedia
- Sito di Mauro Berruto
- Account Twitter di Mauro Berruto
- Primo video “Le Storie di Sport”, Niccolò Campriani
- Serie Video su Youtube “Le Storie di Sport”
- Lo sport che ci trasforma | Mauro Berruto | TEDxTorino
- Essere una squadra | Mauro Berruto | TEDxBergamo
- Mauro Berruto nel 1990 segue gli allenamenti di Velasco a Merano
- Cambia il tuo punto di vista – film “L’Attimo Fuggente”
- William Turner
- L’allenamento dell’ingiustizia
- Giuseppe Vercelli – psicologo dello sport e della prestazione
- La migliore lezione dalla peggior squadra – Mauro Berruto
- Yves Klein
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