Quanto tempo ci vuole a scrivere un libro?


quanto tempo ci vuole per scrivere un libro

Scrivere libri è un mestiere suicida. Nessun altro esige tanto tempo, tanta fatica, tanta dedizione in rapporto ai benefici immediati.

Gabriel García Márquez

Iniziamo bene con questa citazione di Gabriel García Márquez!!

Tanto tempo, fatica e zero benefici immediati!!! Altro che “quanto tempo ci vuole a scrivere un libro” mi metto a vedere una serie su Netflix oppure mi metto a giocare con lo smartphone: qui ho zero fatica e tanti benefici immediati!

Eh sì hai ragione, la prima reazione potrebbe essere proprio questa. Lascio perdere la scrittura che è un processo lento, faticoso, una sorta di lotta con se stessi e mi dedico ai tanti giochi per adulti che tutte le società tecnologiche scintillanti ci mettono a disposizione.

Mi resta un però. Alla fine cosa ti rimane?

Ma chissenefrega quello che ti rimane! Io intanto sfamo la mia voglia di benefici immediati, semplici e senza fatica.

Se riesco a silenziare la vocina cattiva dentro di me, vorrei condividere con te qualche informazione che può esserti utile. Ad esempio Quanto tempo impiegano gli scrittori a scrivere un libro?

E quanto tempo ci vuole a scrivere un libro per noi comuni mortali?

Inziamo con gli scrittori.

Quanto tempo impiegano gli scrittori a scrivere un libro?

Paulo Coelho e l’Alchimista

Paulo Coelho ha impiegato due settimane a scrivere l’Alchimista. La prima edizione dell’Alchimista vende appena 900 copie. È poi esploso nel 1990 con 85 Milioni di copie vendute.

Quando desideri una cosa, tutto l’Universo trama affinché tu possa realizzarla.

Paulo Coelho – L’Alchimista

Charles Dickens e il Canto di Natale

Charles Dickens impiega 6 settimane per scrivere il Canto di Natale (“Christmas Carol”). Dickens continuò a scrivere quelli che chiamò i suoi Christmas Books per diversi anni dopo ma nessun altro racconto ebbe lo straodinario successo di Canto di Natale. Il romanzo è uno degli esempi di critica di Dickens alla società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo

Se la malattia e la tristezza sono contagiose, non c’è niente al mondo così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore.

Charles Dickens – Canto di Natale

Stephen King e l’Acchiappasogni

Sono convinto che la prima stesura di un libro, per quanto lungo, non debba portare via più di tre mesi: la durata di una stagione. Se ci si impiega di più, e parlo per me, la storia comincia a sembrare curiosamente estranea.

Stephen King – On writing

Stephen King ha scritto le 680 pagine del romanzo l’Acchiappasogni nel giro di 6 mesi e mezzo, usando una penna stilografica. Nei 6 mesi Stephen King non ha solo scritto ma s’è anche documentato ed ha anche parlato con esperti in vari campi.

L’acchiappasogni è un romanzo horror che parla di Jonesy, un professore di storia coinvolto in un incidente automobilistico simile a quello subito dallo stesso King nel 1999.

Marco Missiroli e Fedeltà

Marco Missiroli ha studiato un anno casi clinici e autobiografie. Ha poi scritto, seduto in un bar, il romanzo Fedeltà in tre anni.

Fedeltà ha poi vinto il premio Strega Giovani nel 2019 e Netflix pubblicherà un serie tratta dallo stesso romanzo.

J. K. Rowling e Harry Potter e la pietra filosofale

J. K. Rowling impiega 6 anni per scrivere le 304 pagine di Harry Potter e la pietra filosofale. Dopo aver terminato la prima stesura riscrive il primo capitolo non una, ma ben quindici volte.

In realtà sembra che l’autrice abbia impiegato più di 6 anni se si considera anche tutto il tempo di progettazione che ha preceduto la scrittura del libro. J.K. Rowling ha impiegato anni per concepire i personaggi, le ambientazioni e i complessi intrecci di una trama lunga e articolata. Un lavoro iniziato dunque molti anni prima del 1997, anno in cui Harry Potter e la pietra filosofale sbarcò nelle librerie.

Salinger e il Giovane Holden

Salinger impiega 10 anni per scrivere le 250 pagine del suo libro, Il giovane Holden.

È buffo. Basta che diciate qualcosa che nessuno capisce e fate fare agli altri tutto quello che volete.

J.D.Salinger

J.R.R Tolkien e il Signore degli Anelli

J.R.R Tolkien impiega 14 anni per scrivere le 1200 pagine de Il Signore degli Anelli. Non utilizza la macchina da scrivere ma scrive rigorosamente a mano.

Colui che rompe un oggetto per scoprire cos’è, ha abbandonato il sentiero della saggezza.

J.R.R Tolkien – Il signore degli Anelli

E se non sei un scrittore a tempo pieno, quanto tempo ci metti a scrivere un libro?

Più leggo questo articolo e meno capisco quanto tempo ci vuole a scrivere un libro. Ci sono scrittori che hanno impiegato 2 settimane per scrivere un libro ed altri 14 anni! Dai non è possibile!

Non è facile rispondere a questa domanda perchè ogni scrittore o ogni aspirante scrittore ha il suo ritmo ed i suoi tempi.

C’è chi dedica moltissimo tempo alla fase di pre-scrittura, cioè quando raccoglie tutta una serie di appunti e di idee, e chi invece si dedica subito alla scrittura dopo aver avuto un’idea.

Allora consideriamo solo la fase di scrittura vera e propria. Quanto si impiega?

Dipende molto dalla costanza che si ha nello scrivere.

Ci sono scrittori come Stephen King che consigliano di scrivere tutti i giorni almeno 1000 parole all’inizio fino ad arrivare con il tempo a 2000 parole. Altri almeno 500 parole al giorno. Il numero di parole al giorno può variare da 500 a 3000/4000.

Il consiglio, però, su cui tutti gli scrittori sono d’accordo è che bisogna scrivere tutti i giorni, meglio poco tutti i giorni che tanto una volta a settimana.

Se si considerano 2000 parole al giorno si può impiegare un mese per scrivere un romanzo di 60.000 parole.

Se invece si tiene un ritmo di 1000 parole al giorno si impiegano 2 mesi per scrivere lo stesso romanzo di 60.000 parole.

Ma poi una volta finito di scrivere, il libro è pronto? Non proprio. A questo punto inizia una fase che, di solito, è più lunga della scrittura stessa: l’editing cioè la rilettura e revisione di tutto quanto è stato scritto. Una volta concluso l’editing sarà pronto il manoscritto.

Che ci vuole a scrivere 2 o 3 pagine al giorno?

Continui a sparare tutti questi numeri, numero di parole al giorno, numero di pagine!! Mi fai capire anche a me che a malapena finivo di riempire una pagina quando mi davano di scrivere un tema alle superiori?

50.000 parole corrispondono ad un libro di circa 200 pagine dove ogni pagina contiene circa 250 parole.

Quindi se riusciamo a scrivere 750-1000 parole al giorno siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di 3 pagine al giorno. Certo ci vuole una bella costanza.

Ci sono dei trucchi che si possono utilizzare: sfruttare i rituali, scrivere sempre allo stesso orario (ad esempio la mattina presto), evitare le distrazioni. Nell’articolo dedicato al libro Deep Work di Cal Newport puoi trovare un sacco di consigli validi.

Oh finalmente ho capito qualcosa. E ora però devo trovare il tempo!!

Beh a questa tua domanda sul tempo lascio rispondere J.R.R Tolkien, che ha impiegato 14 anni a scrivere il Signore degli Anelli.

Tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare col tempo che ci viene dato.

J.R.R Tolkien – Il Sinore degli Anelli

Conclusioni

  • Paulo Coelho ha impiegato due settimane a scrivere l’Alchimista.
  • J.R.R Tolkien impiega 14 anni per scrivere le 1200 pagine de Il Signore degli Anelli.
  • Ogni scrittore ha i suoi tempi per scrivere un libro.
  • Se non sei uno scrittore a tempo pieno puoi impiegare alcuni mesi per scrivere la prima bozza.
  • Dopo la prima bozza, il manoscritto va riletto, rivisto e corretto (editing).
  • Per la la revisione (editing) si può impiegare più tempo rispetto a quello impiegato per la scrittura di un libro.
  • Riuscire a scrivere 2-3 pagine al giorno con costanza è già un grande risultato.
  • Bisogna fare i conti con la vocina dentro di noi che ci dice di lasciar perdere la scrittura perché è troppo faticosa.

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2 commenti
  1. Alice
    Alice dice:

    La citazione iniziale mi è piaciuta molto e mi ha fatto sorridere.
    Uno scrittore è veramente un suicida, non tanto per i benefici che tardano a venire ( sempre che arrivino) ma per la salute mentale che se ne va ad ogni storia.
    Inizialmente la gioia e l’idea che sembra forte…parte in quarta e poi ( di solito a più di metà libro) si rende conto che qualcosa non va e gli tocca riscrivere quasi tutto. Per non parlare dei pali che prende in faccia mentre prende appunti diretto a lavoro, o degli occhi che perdono diottrie a forza di leggere o stare davanti al computer….però è bello. Creare un mondo e persone da un carattere “unico” è davvero qualcosa di favoloso. Per questo non c’è un tempo stabilito, ogni scrittore è diverso ma anche ogni opera è diversa e di solito è proprio la storia a decidere quando e come nascere .
    Per rimanere in tema, George Simenon grazie alle “inchieste di Maigret” aveva una media di un libro a settimana.
    Visto anche gli ultimi articoli che hai scritto potresti trovare interessante ” Vite scritte” di Javier Marias un saggio sulla vita di alcuni scrittori. La particolarità di questa opera sono degli aneddoti per niente scontati!

    Rispondi
    • stefano
      stefano dice:

      Grazie Alice! Si all’inizio è proprio bello, quando stai per creare un mondo nuovo! Sei pieno/a di idee e non vedi l’ora di scrivere. Ma questa fase dura molto poco, dopo ci scontriamo con la dura realtà.
      L’esempio di Simenon è fantastico, voglio aggiungerlo all’articolo, grazie per lo spunto! Mi segno anche il libro Vite scritte di Javier Marais. Questo tipo di libri sulla scrittura mi piacciono molto. Ne ho letto uno da poco di uno scrittore italiano che mi è piaciuto molto, ma non ti anticipo nulla :).

      Rispondi

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