Come Scrivere un libro? 33 consigli di Stephen King

Scrivere è magia, acqua di vita, al pari di qualsiasi attività creativa.
Stephen King – On writing
“On writing” di Stephen King è una miniera di preziose informazioni e consigli pratici su come scrivere un libro.
Il libro ha compiuto da poco 20 anni ma ancora sprizza energia da tutti i pori. Era da sempre nella lista dei libri da leggere ma per un motivo o per l’altro non l’avevo ancora letto. Qualche giorno fa l’ho iniziato e l’ho letto in due giorni. È un libro molto piacevole, scorrevole e denso di tanti consigli utili sul mestiere di scrivere.
Chiunque vuole diventare scrittore non può perdersi questo libro. Non ci sono solo consigli su come scrivere un libro ma anche tanti aneddoti sulla vita di Stephen King e su come sia impegnativo, duro ma anche piacevole fare lo scrittore.
Ho cercato di raccogliere tutti i suoi consigli. Ve ne elenco 33.
Indice
1. Leggi un sacco
Leggere, Leggere, Leggere. Leggete di tutto. Non esistono scorciatoie o formule magiche. Leggere sempre tutti i giorni senza mollare mai. Stephen King divora circa 80 libri all’anno, quasi tutti romanzi. Non lo fa per diventare bravo nel mestiere ma perchè ama leggere. La lettura costituisce il nucleo creativo della vita di un autore.
La lettura rende più creativi. Aiuta a creare storie.
Se avessi un nichelino per ogni tizio che mi ha detto di volere intraprendere questa carriera, ma di essere a corto di ore da dedicare alla lettura, sarei in grado di pagarmi una succosa bistecca. A costo di essere brutalmente sincero, se non avete tempo per leggere, non avete nemmeno tempo (o gli attrezzi necessari) per scrivere. Punto e basta.
Stephen King – On writing
2. Scrivi un sacco
Se volete diventare scrittori, dovete leggere e scrivere un sacco. Che io sappia, non ci sono alternative o scorciatoie.
Stephen King – On writing
Scrivere, Scrivere, Scrivere. Non esistono scorciatoie o formule magiche. Scrivere sempre tutti i giorni senza mollare mai. L’idea comune è che lo scrittore sia il creativo illuminato dall’idea folgorante. Poi inzia a scrivere e in poco tempo produce il libro campione di incassi. Sono solo leggende.
Vuoi la verità su cosa significa scrivere un libro? Lo zio Steve King racconta il vero “mestiere” dello scrittore fatto di sacrifici e routine giornaliera. Scrivere sempre, ogni giorno anche quando non si ha la minima voglia.
Scrivere non centra con i soldi, diventare famosi, rimorchiare senza problemi, scopare facile o farsi un sacco di amici. Alla fin fine, il nocciolo della questione è arricchire la vostra esistenza e quella dei lettori
Stephen King – On writing
3. Spaccati il culo
Se non siete disposti a spaccarvi il culo in quattro, non provate nemmeno a tentare di scrivere bene: accontentatevi di essere decenti e già di questo ringraziate il cielo.
Stephen King – On writing

4. Rispetta la tabella di marcia
Puoi creare la tua tabella di marcia. Ti puoi svegliare alle 6:00 di mattino, scrivere per due ore prima di andare al lavoro oppure puoi scrivere la sera tardi. Ognuno ha la sua vita e i suoi orari. L’unica cosa su cui non puoi scherzare è sul fatto di rispettare la tua tabella di marcia.
La mia personale tabella di marcia è piuttosto rigorosa. La mattina mi impegno sul materiale nuovo. Il pomeriggio dormicchio e rispondo alle lettere. La sera sto con la mia famiglia, leggo, guardo in tivù le partite dei Red Sox e sbrigo un paio di revisioni improrogabili. Di norma le prime ore della giornata sono dedicate alla creazione.
Stephen King – On writing
L’autore Anthony Trollope, impiegato delle Poste inglesi, sgobbava ogni mattina per due ore e mezzo prima di recarsi in ufficio. Aveva una ferrea tabella di marcia. Se allo scadere del tempo prestabilito era a metà frase, non la completava fino al giorno successivo.
Non esistono scorciatotie, bisogna sgobbare ogni giorno con una tabella di marcia ben definita.
Stephen King non riesce ad andare a dormire soddisfatto se non ha scritto le sue 2000 parole quotidiane. Se vuoi veramente sapere come scrivere un libro, segui questa semplice regola.
5. Hai tre mesi di tempo
La prima stesura di un libro non dovrebbe portar via più di tre mesi, dice Steve. Lui tiene una media di dieci pagine al giorno, circa 2000 parole. Circa 900 pagine in tre mesi.
6. Fissa un obiettivo giornaliero
Come per l’esercizio fisico puoi fissare, all’inizio, un obiettivo raggiungibile in modo da non scoraggiarti. Steve consiglia un miglialio di parole al giorno. Ti concede di staccare per ventiquattro ore a settimane, ma solo i primi tempi.
L’obiettivo giornaliero scritto su carta è qualcosa di potentissimo. Scrivi sul tuo quaderno o su un post-it. Dopo averlo scritto la tua mente si metterà al lavoro sapendo che deve rispettare quell’obiettivo.
7. Scegli dove scrivere
Vi servono una stanzetta, una porta, la risolutezza per chiuderla e un obiettivo concreto.
Stephen King – On writing

La porta è fondamentale. Serve a tenere fuori il resto dell’umanità ma anche non farti uscire. Avere un luogo tutto per te è fondamentale per mantenere la tabella di marcia. Una volta entrato, chiudi la porta. Non ti resta che raggiungere il tuo obiettivo quotidiano. Non hai scuse.
8. Elimina le distrazioni
Per tutti gli autori, ma in particolare per quelli in erba, è consigliabile eliminare le fonti di distrazione. Proseguendo a scrivere, le filtrerete spontaneamente, ma sulle prime è meglio risolvere il problema alla radice.
Stephen King – On writing
Elimina le distrazioni: smartphone spento o in un altra stanza, niente notifiche, zero social, niente TV.
Se vuoi approfondire il tema della capacità di concentrasi senza distrazioni leggi l’articolo dedicato al libro di Cal Newport “Deep Work”
Cosa fare però con le distrazioni che non puoi eliminare? La vita è fatta anche di questi piccoli disturbi che non puoi eliminare a meno di non voler restare solo o sola e separarti dal coniuge. Devi accettare alcune piccole distrazioni. Fanno parte della vita. Se le accetti, ti sentirai meno frustrato e potrai proseguire con la tua tabella di marcia.
Delle volte queste piccole distrazioni possono giocare a tuo favore, alcune idee nascono proprio da queste piccole interruzioni inevitabili. È l’effetto spazzatura. “Puoi buttarmi la spazzatura?”
L’estro creativo può essere interrotto da mia moglie, pronta ad informarmi che il cesso è intasato e sarà meglio aggiustarlo, o da una chiamata dall’ufficio per avvertirmi che mi trovo nel periocolo imminente di saltare l’ennesimo appuntamento dal dentista.
Ho scoperto che le distrazioni dalla routine quotidiana non danneggiano poi molto un progetto in fase di realizzazioneò anzi, in un certo senso rischiano anche di agevolarlo. In fondo, la perla nasce dal granello di sabbia penetrato nella conchiglia.
Stephen King – On writing
9. Decidi cosa scrivere
Cosa diavolo scrivere oggi? Da dove inzio? È capitato anche a te a scuola di fronte al foglio bianco? La risposta di Steve è:
- “Scrivete di che cazzo vi pare. Davvero a patto che diciate la verità.”
- “Parlate di ciò che conoscete e apprezzate”
- “Partite a scrivere di ciò che amate leggere”
Scrivete ciò che vi piace, poi rendetelo vibrante e inconfondibile arricchendolo con le vostre esperienze di vita, di amicizia, rapporti di coppia, sesso e lavoro. Soprattutto lavoro. I lettori ne vanno pazzi, chissà perchè. Se siete idraulici appassionati di fantascienza, potete escogitare un romanzo con un idraulico su un’astronave o un pianeta alieno
Stephen King – On writing
10. Padroneggia il vocabolario
Il vocabolario è il primo strumento della cassetta degli attrezzi di uno scrittore. Non ti sforzare però ad utilizzare paroloni che non fanno parte di te e del tuo vocabolario, “Sarebbe come vestire da sera il cagnetto di casa”.
Sii semplice e diretto.
11. Non farti ossessionare dalla grammatica
La grammatica è imporante ma non deve nemmeno diventare un’ossessione.
Nomi e verbi sono i due ingredienti indispensabili della scrittura. La sempolicità è tutto. Il miglior verbo dichiarativo è dire.
12. Lascia perdere la forma passiva
Lascia perdere la forma passiva. Non è snella e non fa altro che appensantire.
13. L’avverbio non è tuo amico
L’avverbio appesantisce un racconto. Sembra essere stato inventato per lo scrittore timido che teme di non esprimersi chiaramente.
14. Scrivi paragrafi brevi
Il paragrafo è l’unità di testo formata da uno o più periodi. Dopo un paragrafo si va a capo.
I lbri facili hanno molti paragrafi brevi. Quelli difficili sono più compatti e con pochi spazi già al primo sguardo. I paragrafi sono importanti per l’aspetto quanto per il contenuto.
I paragrafi sono inoltre uno strumento per dare il ritmo ad una storia. Meglio non riflettere molto su questo mentre si scrive si può agire poi durante la fase della revisione.
Bisogna imparare a padroneggiare il paragrafo se si vuole scrivere bene
Stephen King – On writing
15. Non fidarti della trama

Una struttura rigida non è compatibile con la spontaneità della vera creazione.
Steve non pianifica mai a tavolino la trama. Parte da un contesto e dai personaggi e poi si lascia guidare dalla storia stessa e dalle intuizioni. Vuole che i personaggi agiscano di testa loro.
Non sa mai come andrà a finire una storia fino a che non l’avrà finita di scrivere.
Vi prego di rammentare l’enorme differenza tra storia e trama. La prima è sincera e affidabile, la seconda subdola e passibile di arresti domiciliari.
Stephen King – On writing
16. Fai una descrizione efficace
Scrivere una descrizione effiace è un’arte. Una buona descrizione cattura i sensi del pubblico e lo coinvolge nella storia. L’unico modo per imparare a scrivere buone descrizioni è fare tanta pratica. Scrivere, scrivere, scrivere.
Per me, una descrizione efficace consiste in pochi particolari scelti con cura per dare un’idea del resto. Nella maggior parte dei casi, sono i primi che vengono in mente
Stephen King – On writing
17. Crea un buon dialogo
Costruisci un buon dialogo lasciando parlare liberamente i personaggi senza tanti preconcetti.
Il dialogo è vero solo se rispecchia un dialogo reale. La sincerità è fondamentale.
Nessun bimbo è mai corso dalla mamma urlando che la sorellina ha defecato nella vasca da bagno. Magari azzarderà un si è liberata o ha fatto un bisognino, ma temo che ha cagato sia un’approssimazione adeguata.
Stephen King – On writing
18. Costruisci un buon personaggio
Il vostro compito si riduce a due punti essenziali:
1. prestate attenzione al comportamento di chi avete intorno
2. non mentite su quanto visto
Stephen King – On writing
I personaggi inventati arrivano dalla vita reale e poi con il tempo prendono vita fino ad agire per conto proprio.
E se porterete a termine la vostra missione, i vostri personaggi prenderanno vita, cominciando ad agire per conto proprio. D’accordo, se non l’avete mai sperimentato suona abbastanza inquietante, ma quando accade è una vera goduria.
Stephen King – On writing
19. Fai emergere il Tema solo alla fine
La vostra missione, durante o subito dopo la prima stesura, consiste nel decidere su quale (o quali) qualcosa sia imperniato il vostro lavoro. Una delle vostre missioni nel corso della seconda stesura è rendere quel qualcosa ancora più evidente.
Stephen King – On writing
Non partire mai dal tema e dalla trama decisi a tavolino. Scrivi una storia. Solo quando avrai terminato capirai a fondo il tema. Durante la seconda stesura lo farai emergere ancora in modo più forte.
20. Esci dalla strada senza uscita
La noia può essere un’ottima cura se avete imboccato una strada all’apparenza senza uscita
Stephen King – On writing
Ci sono dei momenti in cui la storia senbra fuori controllo, troppo complicata e poco chiara. Stai per abbandonare il progetto. Improvvisamente arriva l’intuizione che che ti aiuta a trovare la via d’uscita. Invece di passare ad un nuovo progetto Steve fa una pausa e una bella passeggiata. Proprio in questi momenti arriva l’intuizione risolutiva.
21. Organizza la fase di revisione
Una regola molto semplice. Due bozze e un ritocco generale.

22. Fermati 6 settimane prima della seconda stesura
Dopo la prima stesura il libro va fatto riposare almeno sei settimane. Ti dovrai quasi dimenticare il racconto. In questo periodo avrai voglia di rileggere ma dovrai resistere. Quando arriverà il momento ti chiuderai nella tua stanzetta e ti metterai al lavoro.
Amo questo stadio del lavoro (in realtà li adoro tutti quanti, ma questo è particolarmente gradevole) perchè riscopro il mio libro, rendendomi conto che mi piace.
Stephen King – On writing
23. Taglia il 10% nella seconda stesura
Nel corso della seconda stesura taglia tutte le frasi e le parole inutili. Segui la seguente regola:
seconda stesura = prima stesura – 10%
Gran parte del cervello si focalizza sulla storia e sui classici problemi da cassetta degli attrezzi. Elimino pronomi, aggiungo frasi esplicative dove necessario e, ovviamente, cancello gli avverbi dai quali mi sento di potermi separare.
Stephen King – On writing
24. Fai leggere il tuo libro a quattro o cinque amici intimi
Molti manuali di scrittura mettono in guardia dal chiedere agli amici di leggere i propri libri perchè non si ottiene un’opinione imparziale. In realtà se tutti i tuoi amici ti dicono che c’è qualche problema, qualche difetto esiste sul serio.
In aggiunta alla prima lettura di Tabby, di solito invio il dattiloscritto a quattro o cinque persone che hanno analizzato i miei lavori nel corso degli anni.
Certi primi lettori sono specializzati nell’individuare sviste superficiali, le più semplici da correggere.
Stephen King – On writing
25. Battezza il tuo lettore ideale
Una volta che hai creato il tuo lettore ideale, lui sarà sempre con te nella tua stanzetta.
26. Inserisci un retroscena
Tutti hanno una storia e per lo più non è interessante. Limitatevi alle poche parti che lo sono e non lasciatevi distrarre dal resto.
Stephen King – On writing
27. Fai qualche ricerca sui fatti reali
Non scrivere mai di cose che non sai, non essere approssimativo. Prima di scrivere fai delle ricerche per verificare come sono andati i fatti veramente.
28. Non frequentare corsi di scrittura creativa
Non esistono ricette segrete che possano essere svelate. I corsi di scrittura creativa servono a dar lavoro a chi ci insegna.
L’unico metodo per imparare a scrivere consiste nel leggere e scrivere un sacco. Le esperienze più efficaci sono quelle da autodidatta.
29. Scrivi per te stesso
Scrivi per stare meglio e per realizzare te stesso. Non scrivere per compiacere gli altri, per diventare famoso o per soldi.
Scrivo perchè mi sento realizzato. Lo faccio per la scarica di adrenalina, perchè mi da gioia e, proprio per questo, continuerei all’infinito.
Stephen King – On writing
30. Hai due segreti per il successo
Sto fisicamente bene e sono sposato
Stephen King – On writing
Tenere in forma il tuo fisico e la tua mente con dei rapporti soddisfacenti sono due segreti per avere successo in qualsiasi ambito della vita.
31. Metti la tua scrivania nell’angolino
Mettete la scrivania nell’angolino e, ogni volta che vi sedete a scrivere, ricordatevi perchè non è al centro della stanza. La vita non deve essere a sostegno dell’arte, ma viceversa.
Stephen King – On writing
32. Sgobba ogni santo giorno
Un giorno sostenevo nelle interviste di sgobbare ogni santo giorno tranne Natale, il Quattro Luglio e il mio compleanno. Era una bugia che raccontavo ai giornalisti perchè funzionava e non era troppo stupida. E poi perchè non volevo passare per uno stacanovista mezzo sfigato.
La verità è che, se scrivo, scrivo di continuo, sfigato o meno; compresi Natale, il Quattro Luglio e il fottuto compleanno, che alla mia età mi sforzo di ignorare.
Stephen King – On writing
33. Non mollare mai
Steve racconta di essere tornato a scrivere solo dopo 5 settimane dal terribile incidente d’auto in cui rischiò la vita. In quelle sue frasi c’è l’essenza di cosa significhi non mollare mai.
A cinque settimane dall’incidente con la monovolume di Bryan Smith, ricominciai a scrivere.
Il dolore all’anca era al di là di ogni immaginazione. E le cinqucento parole d’esordio furono un supplizio, quasi non avessi mai scritto niente in vita mia.
Quel pomeriggio non ci fu nemmeno un briciolo di ispirazione, solo una specie di cocciuta testardaggine, unita alla speranza che la situazione sarebbe migliorata se avessi insistito.
Stephen King – On writing
Conclusioni
In una parte del libro vi ho spiegato come ho imparato il mio mestiere. In un’altra ancora ho cercato di insegnarvi a crescere professionalmente. In un’altra ancora, probabilmente la migliore, vi ho dato carta bianca: potreste e dovreste farcela, e se avrete il coraggio di cominciare, ce la farete. Scrivere è magia, acqua di vita, al pari di qualsiasi attività creativa. L’acqua è gratis. Forza, bevete.
Bevete e dissetatevi.
Stephen King – On writing
Chi è Stephen King?

Stephen Edwin King nato a Portland il 21 settembre 1947 è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, del XX e XXI secolo. Nel corso della sua carriera iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere vendendo oltre 500 milioni di copie. Per saperne di più leggi il mio post La vita noiosa (pazzesca) di Stephen King.
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