Le nuove regole della scrittura di Ann Handley
La scrittura è la pittura della voce.
Voltaire
Esistono veramente le nuove regole della scrittura?
Ann Handley, scrittrice e una delle donne più influenti sui social media, ci elenca, nel suo libro Le nuove regole della scrittura, 73 regole per scrivere meglio.
Ma per scrivere meglio cosa?? Io non sono mica uno scrittore….A che mi serve?
Ti serve a scrivere bene una mail oppure un tweet o un post sul tuo blog o la tua biografia su linkedin o anche un capitolo del tuo libro che vorresti tanto scrivere.
Siamo tutti scrittori.
In realtà, oggi la scrittura ha acquisito, non perso, rilevanza. In una società online, le parole online sono i nostri emissari: raccontano al mondo chi siamo
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura.
Ho estratto le prime 37 regole e le ho riassunte proprio qui. Un bel riassuntone per ripetenti scrittori come me. Vuoi farmi compagnia con un bel ripasso?
Indice
- 1. Siamo tutti scrittori
- 2. Scrivere è un’abitudine, non un’arte.
- 3. Lascia stare le regole imparate a scuola
- 4. Il privilegio di poter pubblicare
- 5. Inserisci le parole più importanti al principio di ogni frase
- 6. Segui un GPS della scrittura
- 1. Obiettivo
- 2. Riformula: metti al centro i lettori
- 3. Cerca informazioni ed esempi concreti
- 4. Organizza
- 5. Rivolgiti a un “tu”immaginario
- 6. Stendi la brutta copia
- 7. Allontanati
- 8. Riscrivi
- 9. Scegli un titolo grandioso
- 10. Fa’ rivedere il tuo contentuo a qualcuno
- 11. Un ultimo sguardo alla leggibilità
- 12. Prima di pubblicare, rispondi ad un’ultima domanda mettendoti nei panni del lettore: e adesso?
- 7. Se ben rifletto, la scrittura vien di getto
- 8. Organizza, rilassati… ci sei
- 9. Accetta la brutta copia come male necessario
- 10. Mettiti nei panni del lettore
- 11. L’umorismo arriva in fase di rielaborazione
- 12. Sviluppa empatia patologica con il lettore
- 13. Elimina le parole sbagliate
- 14. Inizia con “Cara mamma”…
- 15. Se parti bene cancella le tue orme
- 16. Attenzione ad ordinare le parole
- 17. Un buon attacco invita alla festa, una buona chiusa far venire voglia di trattenersi
- 18. Mostra le cose, non dirle
- 19. Usa analogie familiari ma sorprendenti
- 20. Accostati alla scrittura come all’insegnamento
- 21. Semplifica, ma non scadere nel semplicismo
- 22. Trovati un compagno di scrittura
- 23. Evita la scrittura di “gruppo”
- 24. Prendi un bravo editor
- 25. Insegui la leggibilità come un lupo insegue la preda
- 26. Finire il lavoro con la voglia di ricominciare il giorno dopo
- 27. Fissa un obiettivo basato sul conteggio delle parole (non sul tempo)
- 28. Le scadenze sono il lubrificante della scrittura
- 29. Usa parole vere
- 30. Evita le “parole mostruose”
- 31. Non usare il weblish
- 32. Impara la differenza tra forma attiva e passiva
- 33. Elimina i verbi smidollati
- 34. Elimina gli avverbi, salvo dove servano a calibrare il senso
- 35. Usa i cliché ogni morte di papa
- 36. Evita i tipici errori del marketing
- 37. Infrangi pure qualche regola
- Conclusioni
- Chi è Ann Handley?
1. Siamo tutti scrittori
Le parole che scrivi sono la tua valuta nel web, rappresentano te e le ciò che vuoi trasferire al mondo.
Se volete diventare scrittori, dovete leggere e scrivere un sacco. Che io sappia, non ci sono alternative o scorciatoie.
Stephen King – On writing
2. Scrivere è un’abitudine, non un’arte.
Tutti ci immaginiamo gli scrittori come delle persone illuminate che scrivono solo quando hanno l’ispirazione. La realtà è completamente diversa. La verità è che tutti i grandi scrittori raccontano di avere un programma giornaliero ed un determinato obiettivo di pagine da scrivere ogni giorno. Ernest Hemingway, Charles Dickens e Oliver Sacks avevano appuntamenti fissi con il foglio bianco.
Il segreto per essere un buono scrittore è molto semplice: scrivere scrivere e scrivere con regolarità.
– Ritagliati del tempo ogni giorno, quando sei più fresco
– Non scrivere tanto, scrivi spesso.
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura
Non esistono scorciatoie per diventare uno scrittore migliore. Scrivere, scrivere e poi scrivere ogni giorno.
3. Lascia stare le regole imparate a scuola
Lascia stare le regole imparate a scuole non significa non studiare o che la cultura non serve a nulla. Significa che nella scrittura puoi infrangere le regole rigide che a volte si imparano a scuola. Alcuni esempi:
- la lunghezza minima di un saggio è …
- non si può iniziare una frase con E.
- lo schema di un saggio è: introduzione – primo paragrafo – secondo paragrafo – terzo paragrafo – conclusione
Non esiste un solo metodo per scrivere.
4. Il privilegio di poter pubblicare
Non dare per scontato la possibilità di poter pubblicare quello che scrivi. È un privilegio. Pertanto scrivi in modo chiaro. Non costringere il lettore a sforsarzi per comprendere ciò che scrivi.
5. Inserisci le parole più importanti al principio di ogni frase
Spesso tendiamo ad ingolfare l’inizio delle frasi con parole e aggettivi che costringono il lettore a sforzarsi per capire cosa vogliamo dire. Le prime parole sono molto importanti. Il lettore può decidere se continuare a leggere o meno proprio basandosi sulle prime parole lette.
Meglio evitare queste espressioni all’inzio di una frase:
- Secondo… (Stando a …)
- Esiste…
- È importante…(È essenziale, fondamentale), Si consiglia…(Si raccomanda…)
- A mio avviso…(A mio giudizio)
- Il fine di questo articolo (post, email e così via) è…
- Credo (ritengo) che…
6. Segui un GPS della scrittura
Come puoi riuscire a portare a termine un post su un blog, un saggio o un testo? Ann Handley ha definito un programma operativo in 12 passi che pùo essere utile per ogni testo..
1. Obiettivo
Cosa intendi ottenere?
2. Riformula: metti al centro i lettori
Perchè qualcuno dovrebbe leggere quello che scrivi? Quale consiglio puoi dare al lettore? È un consiglio utile?
3. Cerca informazioni ed esempi concreti
Quali fonti attendibili possono supportare la tua tesi? Hai esempi, storie vere, dati da citare? Hai una tua esperienza personale da citare?
4. Organizza
Quale struttura può comunicare meglio il tuo punto di vista?
5. Rivolgiti a un “tu”immaginario
Mentre scrivi pensa a una persona cui vorresti dare i tuoi consigli e dalle del “tu”.
6. Stendi la brutta copia
In questa casa scrivi tutto quello che ti viene in mente. Non preoccuparti della grammatica, della leggibilità e che le frasi abbiano un senso compiuto. L’obiettivo è riempire il foglio bianco.
7. Allontanati
Una volta completata la brutta copia, chiudi tutto e non pesarci più per almeno un giorno.
8. Riscrivi
Riprendi in mano la brutta copia e riscrivi mettendoti nei panni del lettore.
9. Scegli un titolo grandioso
10. Fa’ rivedere il tuo contentuo a qualcuno
11. Un ultimo sguardo alla leggibilità
Il testo finale è leggibile? scorrevole? Ha paragrafi brevi? Ci sono elenchi puntati?
12. Prima di pubblicare, rispondi ad un’ultima domanda mettendoti nei panni del lettore: e adesso?
Non lasciare mai il lettore con la sensazione di essere rimasto in mezzo alla pista quando la musica è finita. Al termine del tuo testo pensa a cosa vuoi che faccia il lettore. Che si iscriva alla tua newsletter? Ai tuoi social? Che compri qualcosa? Che analizzi altre fonti?
7. Se ben rifletto, la scrittura vien di getto
Capire cosa desideri direprima di avere chiaro in mente come dirlo può apparire un primo passo piuttosto ovvio. Eppure molti scrittori tendono a saltare questo passaggio.
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura
Riflettere bene prima di scrivere è fondamentale. Prima di scrivere, rispondi a queste tre domande.
- Qual è l’obiettivo? Perché voglio scrivere questo contenuto?
- Qual è la mia opinione in proposito?
- Perché dovrebbe interessare i lettori che voglio raggiungere?
8. Organizza, rilassati… ci sei
La buon scrittura è come la matematica: possiede logica e struttura. Come consiglia Ann Handley, metti in cima al foglio una sola frase che riassuma il pensiero che vuoi esprimere. Poi passa ad elencare i punti chiave, aggiungi delle frasi per ogni punto fino a creare dei paragrafi.
9. Accetta la brutta copia come male necessario
La bozza va corretta, ma prima di tutto va scritta.
Don Murray
Lo schema è molto semplice:
- Butta giù la brutta copia senza vergogna: annota le idee come ti vengono
- Allontanati
- Riscrivi
10. Mettiti nei panni del lettore
Il lettore non gira pagina perché ha voglia di applaudire
Don Murray
- Quale esperienza sto creando per il lettore?
- Quali domande potrebbe porsi?
- Comprenderà senza difficoltà quello che voglio dire?
11. L’umorismo arriva in fase di rielaborazione
Saper rielaborare il lavoro è quel che ci distingue dagli scimpanzé.
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura
12. Sviluppa empatia patologica con il lettore
Avere una profonda conoscenza e comprensione delle persone a cui ti rivolgi e delle loro esigenze è la chiave per affinare la tua capacità di scrittura.
13. Elimina le parole sbagliate
Scrivere è facile, devi solo eliminare le parole sbagliate
Mark Twain
Sei arrivato alla fase dell’editing, il momento della festa come lo chiama Ann Handley. Editing significa correggere la bozz, rielaborarla e riscriverla. Esiste un editing sul quadro d’insieme e un’editing fine.
Editing sul quadro d’insieme
- Elimina il testo introduttivo ed spiega con chiarezza l’idea di fondo all’inzio del testo
- Taglia tutto ciò che non è essenziale.
- Ogni paragrafo deve guadagnarsi una sua posizione
- Ogni singola frase deve guadagnarsi una sua posizione. La frase è unica? O ripete qualcosa già detto?
- I singoli elementi vanno collocati nell’ordine giusto
- Pensa alle frasi di un paragrafo come a una conversazione tra due anziani cordiali.
Editing fine
- Togli il grasso in eccesso
- Elimina quello che è ovvio
- Annienta parole mostruose, suffissi bizzarri, cliché
- Sostituisci frasi o espressioni con singoli vocaboli
- Getta via gli avverbi tranne quelli davvero necessari
- Inserisci transizioni tra i paragrafi
- Scegli congiunzioni naturali tra paragrafi
14. Inizia con “Cara mamma”…
Eccoci. Il famoso foglio bianco. Come sbloccarsi? Rimanda tutte le piccole cose che stai facendo per rimandare il tuo compito di scrivere e immagina la scrittura come una chiacchierata con qualcuno che conosci.
Prima di iniziare a scrivere, infatti, pago qualche bolletta, o mi metto al passo con qualsiasi film o serie tv non abbia avuto il tempo di vedere. Oppure perdo un po’ di tempo su Facebook, pulisco la caffettiera, decido di preparare qualcosa di complicato per cena. Infine porto il cane a spasso e, mentre cammino, stabilisco quale sarà la prima riga del pezzo da scrivere una volta rincasata.
Ann Handley – le nuove regole della scrittura
15. Se parti bene cancella le tue orme
All’inizio si fa fatica ad entrare nell’argomento. Non perdere troppo tempo, scrivi quello che ti viene. Quando poi sei entrato nel vivo, torna indietro ed elimina la tua partenza.
16. Attenzione ad ordinare le parole
Ordinare le parole in modo bizzarro è un errore molto comune ma anche uno dei più facili da correggere.
17. Un buon attacco invita alla festa, una buona chiusa far venire voglia di trattenersi
Esempi di un buon attacco
- Condividi un aneddoto su qualcuno alle prese con un problema a cui il pezzo offre la soluzione
- Descrivi una situazione in cui il lettore possa riconoscersi
- Fa’ una domanda
- Cita dati folli o controversi
- Racconta una storia o un’esperienza personale
- Citazione
Esempi di una buona chiusura
- Riformula il nucleo del pezzo
- Cambia il tono a sorpresa
- Lascia agli altri l’ultima parola con una citazione
18. Mostra le cose, non dirle
Non mi dire che la luna splende. Mostrami il riflesso della luce sul vetro rotto.
Anton Cechov
Ricorda che sono i dettagli a far vivere le parole. Laddove possibile specifica “geranio” e non “fiore”.
19. Usa analogie familiari ma sorprendenti
Un’analogia è un dono per il lettore. Lo aiuta a capire un concetto complesso. Le analogie migliori sono quelle che contengono un elemento di sorpresa.
Invece di “le foglie di zucca sono enormi” puoi scrivere “le foglie della zucca, un ortaggio che può arrivare alle dimensioni di un barile di birra, sono grandi quanto il coperchio di un secchio della spazzatura”.
20. Accostati alla scrittura come all’insegnamento
Cerca di spiegare il tuo punto di vista al lettore con l’aiuto di prove e di un contesto. Chiarisci cosa ti ha portato a scrivere quel contenuto.
21. Semplifica, ma non scadere nel semplicismo
Qualsiasi scemo è in grado di rendere una cosa complicata. Ma per farla semplice ci vuole un genio.
Woody Guthrie
La semplicità è sempre un obiettivo difficile da raggiungere. È molto più semplice usare paroloni che non si capiscono o scrivere in modo complicato.
La semplicità deriva in primo luogo dall’approccio empatico alla scrittura e dal punto di vista orientato al lettore, ovvero è il risultato di uno stile chiaro e conciso, che si serve di un linguaggio “umano”.
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura
Il segreto della buona scrittura è spogliare ogni frase del superfluo.
William Zinsser
22. Trovati un compagno di scrittura
Trovare un compagno di scrittura può dare la sensazione di avere qualcuno con cui allenarsi, confrontarsi sulla chiusura e su quel paragrafo proprio che non ti viene.
23. Evita la scrittura di “gruppo”
I tuoi testi non possono essere subordinati all’approvazione di un intero gruppo.
24. Prendi un bravo editor
Dietro le quinte dello scrittore, c’è sempre un bravo editor che sa tirare fuori il meglio dallo scrittore.
25. Insegui la leggibilità come un lupo insegue la preda
- Paragrafi corti: non più di tre frasi
- Frasi corte: non più di 25 parole per frase
- Parole dirette e chiare: evita luoghi comuni e gergo tecnico
- Inserisci elenchi puntati o numerati
- Metti in evidenza i punti chiave in grassetto oppure in forma di citazione
- Aggiungi elementi visuali
- Non dimenticare di lasciare molti spazi bianchi
Vi sono vari metodi per misurare la leggibilità del testo, ma il più noto è quello Flesh-Kincaid. Si trova anche in alcuni plugin worpress tipo Yoast SEO. Esiste anche il test Gulpease e Gunning’s Fog.
Ann Handley ha un rapporto di amore-odio per i metodi di valutazione della leggibilità. Nel libro le nuove regole della scrittura commenta che lo scrittore debba affidarsi alla sensibilità per determinare se la propria scrittura sia in linea con il proprio pubblico di riferimento.
26. Finire il lavoro con la voglia di ricominciare il giorno dopo
È bello terminare una sessione di scrittura quando il lavoro procede bene così quando vai a riprendere il testo non vedrai l’ora di riprenderlo in mano.
27. Fissa un obiettivo basato sul conteggio delle parole (non sul tempo)
Se vuoi scrivere qualcosa di più sostanzioso di una mail dovrai fissarti un obiettivo giornaliero. Il parametro utilizzato dalla maggior parte degli scrittori è il numero di parole. Il numero magico è 750 parole al giorno, più o meno 3 pagine di testo. Lo spiega Julia Cameron nel libro La via dell’artista. Ann handley è più o meno a quota 1000 parole al giorno. Stephen King non riesce ad andare a dormire soddisfatto se non ha scritto le sue 2000 parole quotidiane.
28. Le scadenze sono il lubrificante della scrittura
Tutti siamo bravissimi a temporeggiare e a trovare scuse per non portare a termine un lavoro. Ad un certo punto bisogna chiudere. Basta affinare o scegliere parole differenti. Le scadenze vanno rispettate.
29. Usa parole vere
Scrivi in modo naturale (…) Un taglio standard è preferibile a uno non convenzionale
William Strunk – The Elements of Style
Scrivi per persone vere, usando parole vere. Niente parole di moda o gergo tecnico.
30. Evita le “parole mostruose”
Sta alla larga da:
- parole con i suffissi giornalistici -opoli o -gate
- attenzionare
- cliccabilità
- apericena
- sfidante
- briffare
- schedulare
- vision & mission
31. Non usare il weblish
Diresti mai a chi ami “dopo ti faccio l’update su quella cosa?”oppure opteretsi per un più semplice “poi ti dico”?
Diresti “sei la mia risorsa top”oppure “non so proprio cosa farei senza di te”?
Ann Handley – Le nuove regole della scrittura
32. Impara la differenza tra forma attiva e passiva
In generale conviene usare i verbi in forma attiva.
33. Elimina i verbi smidollati
Se vuoi dare respiro alla scrittura, scarta i verbi fiacchi in favore di parole più audaci o inicsive.
34. Elimina gli avverbi, salvo dove servano a calibrare il senso
L’avverbio non è vostro amico. Gli avverbi, come la forma passiva, devono essere un’invenzione dello scrittore timido.
Stephen King – On writing
35. Usa i cliché ogni morte di papa
Evita come la peste i cliché:
- aprirsi al mondo
- essere l’ago della bilancia
- approccio a 360 gradi
- venire incontro alle esigenze del cliente
- a parità di condizioni
- alla fine della fiera
- un fiume in piena
- dare il 110 per cento
- alzare l’asticella
36. Evita i tipici errori del marketing
La lista di Ann Handley con il suo equivalente anti-prolissità:
- modi attraverso i quali = modi per
- continua a essere = rimane
- al fine di = per
- ci saranno volte in cui = a volte
- nonostante (il fatto che) = sebbene
- nel momento in cui = quando
- a dispetto di = malgrado
- quando accade che = quando
- un certo numero di = alcuni
- mettere in pratica = usare
- allo stesso livello di = quanto
- andando avanti = più avanti
- incentrando su = basato
- cercare di provare = provare a
37. Infrangi pure qualche regola
Ecco tre regole da infrangere:
- Non inziare mai una frase con “E”e “Ma”
- Evita frasi frammentarie
- Mai scrivere un paragrafo con una sola frase
Conclusioni
Se sei arrivato fino a qui, vuoi diventare uno scrittore migliore a tutti i costi.
Un breve ripasso finale e poi metti in pratica il segreto di Ann Handley: scrivi, scrivi, scrivi.
- Scrivere è un’abitudine, non un’arte.
- Siamo tutti scrittori
- Inserisci le parole più importanti al principio di ogni frase
- Accetta la brutta copia come male necessario
- Mettiti nei panni del lettore
- Elimina le parole sbagliate
- Se parti bene cancella le tue orme
- Un buon attacco invita alla festa, una buona chiusa far venire voglia di trattenersi
- Mostra le cose, non dirle
- Accostati alla scrittura come all’insegnamento
- Semplifica, ma non scadere nel semplicismo
- Insegui la leggibilità come un lupo insegue la preda
- Scrivi, scrivi, scrivi ogni giorno.
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Chi è Ann Handley?
Ann Handley è una scrittrice, pioniera del digital marketing e autrice del bestseller del Wall Street Journal, Everybody Writes: Your Go-To Guide to Creating Ridiculously Good Content and Content Rules. È stata citata da Forbes come una delle donne più influenti sui social media ed è Chief Content Officer di MarketingProfs, una società di training con più di 600.000 iscritti, che aiuta gli specialisti del marketing a livello internazionale a sviluppare le abilità necessarie per guidare il successo delle organizzazioni.
Link Interessanti
- Il blog di Ann Handley
- Biografia di Ann Handley
- Profilo twitter di Ann Handley
- Why you need to write every day – Jeff Goins
- How to Be a Writing God, Beth Dunn Keynote
- Ten Paradoxes of the Writing Life – Poynter, Chip Scanlan
- The Economist style guide
- Being blocked is part of the process – Poynter, Chip Scanan
- La scrittura efficace secondo Luisa Carrada
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