Rischiare Grosso: l’importanza di metterci la faccia nella vita
Le persone sanno riconoscere tra chi agisce in prima linea e chi resta nelle retrovie
Rischiare Grosso, Nassim Taleb
Con Rischiare Grosso siamo arrivati a leggere l’ultimo lavoro di Nassim Taleb che fa parte del pacchetto di quattro libri che lo stesso Nassim Taleb ha chiamato Incerto. Abbiamo letto ed analizzato i primi tre libri:
ed ora è proprio giunto il momento di dedicarsi a Rischiare Grosso.
Secondo me non è proprio il migliore libro di Taleb perché si tratta un po’ del libro di chiusura ed è quindi pieno di richiami e di riferimenti ai suoi precedenti libri; inoltre non è dirompente come gli altri.
Quello che ho apprezzato molto del libro è il tema che Taleb affronta: rischiare grosso e metterci la faccia.
Viviamo un’epoca in cui sempre più raramente chi guida la società, le aziende, le organizzazioni rischia in prima persona. Taleb ci spinge a riflettere sugli “intelletuali idioti” e sui “burocrati” che decidono per noi senza prendersi un rischio, anzi, scaricando su di noi e sui cittadini i loro rischi.
Basti pensare allla crisi dei mutui subprime del 2008 oppure alla crisi dei PIIGS del 2011 o anche la BREXIT. Lo schema è sempre quello, pochi soggetti mettono a rischio la stabilità della società per i propri interessi e per guadagni personali senza rischiare nulla sulla propria pelle.
La politica odierna è lo specchio del non rischiare nulla, una serie di chiacchiere a vuoto solo per il proprio interesse e per il prestigio popolare. Sono lontani i tempi degli imperatori Romani che rischiavano la propria vita in battaglia per guidare il proprio popolo.
Stessa cosa vale per le aziende, la rovina di un’azienda inizia nel momento stesso in cui esce dalla fase imprenditoriale. Sono tanti i manager che se ne fregano delle sorti dell’azienda, fanno danni e poi cambiano lavoro tanto non rischiano nulla in prima persona.
Come al solito mi sono preso alcuni appunti.
È il rischio a tenere a freno la presunzione umana
Rischiare Grosso, Nassim Taleb
Indice
Il concetto di Rischiare grosso ha radici storiche?
Il concetto di rischiare grosso ha radici storiche profonde: storicamente, i signori della guerra hanno sempre combattuto in prima persona e le società sono sempre state guidate (a parte poche curiose eccezioni) da chi corre rischi, non da chi li scarica sugli altri.
Rischiare Grosso, Nassim Taleb
Quali sono i vantaggi di rischiare grosso?
- Mettersi in gioco rende le cose molto meno noiose: gli esseri umani hanno due cervelli. Uno funziona quando rischiano, l’altro quando se ne tengono alla larga. Ciò che hai appreso affrontando rischi con intensità e concentrazione ti rimarrà dentro.
- Mettersi in gioco produce semplicità: le cose progettate da chi non rischia tendono a incrementare la complicazione (fino al crollo finale)
- Chi è allevato, selezionato e premiato per trovare soluzioni complicate non ha motivo di semplificare le cose
- Metterci la faccia chiama in causa l’onore. L’onore implica che ci sono cose che non faresti mai.
- Quando si rischia grosso ci si mette l’anima. Le rivoluzioni sono indiscutibilmente trainate da una minoranza che persegue ossessivamente il suo fine e che ci mette l’anima.
- Le dichiarazioni più convincenti sono quelle di chi ha qualcosa da perdere ed è disposto a rischiare grosso; le meno convincenti sono quelle di chi cerca palesemente (anche se incosapevolmente) di migliorare il proprio status senza dare alcun contributo tangibile.
- L’assenza di rischi scardina i meccanismi di sopravvivenza. Sono proprio questi meccanismi che ci fanno dare il meglio di noi.
- Rischiare grosso aumenta la capacità di riconoscere e filtrare le cazzate.
Le persone sanno distinguere tra chi agisce in prima linea e chi resta nelle retrovie
Rischiare Grosso, Nassim Taleb
Cos’è la libertà e l’indipendenza?
- Una persona libera si definisce tale proprio in quanto le sue sorti non dipendono essenzialmente o direttamente dalla valutazione dei pari.
- Per essere liberi da conflitti, non dovete avere amici.
- Non conta ciò che una persona possiede ma ciò che una persona teme di perdere.
- La libertà non è mai gratuita.
- La libertà comporta dei rischi: costringe davvero a mettersi in gioco.
- È rischioso conquistare la libertà ed è rischioso mantenerla.
- Più abbiamo da perdere, più siamo fragili.
- Se la ricchezza riduce (anziché aumentare) la quantità e la varietà di opzioni a vostra disposizione, significa che state sbagliando qualcosa.
- I giornalisti sono, tra tutti i professionisti, quelli che fanno il lavoro meno sicuro in assoluto perché sono particolarmente esposti alle manipolazioni dei lobbisti.
Un paio di riflessioni… prima delle conclusioni
Non fate mai il cane che si finge lupo
La vita di una cane appare semplice e sicura, ma senza il proprietario il cane non riesce a sopravvivere. Un lupo, invece, sa come fare per sopravvivere.
Taleb definisce i dipendenti come degli schiavi o cani. Esistono anche una piccola parte di dipendenti non schiavi. Chi fa parte di questa categoria (i venditori e i trader) è facilmente riconoscibile: non gli importa un fico secco della sua reputazione, quanto meno in azienda.
Quando porti profitti puoi dire ai manager qualsiasi cosa e loro sono costretti a mandarla giù.
La logica del rischio
Se affronti una piccola probabilità di rovina una tantum, e dopo essere sopravvissuto ci riprovi, poi ci riprovi di nuovo e così via, avrai il cento per cento di probabilità di essere rovinato.
Rischiare Grosso, Nassim Taleb
Sembra un controsenso ma non lo è: si può amare il rischio ma essere avversi alla rovina. Taleb ci fa ragionare sul concetto di rischio calcolato: nella vita si possono affronatare tutta una serie di piccoli rischi ma non bisogna mai esporsi al rischio di rovina totale.
Conclusioni
- Il meccanismo di trasferimento del rischio impedisce anche di apprendere.
- È il rischio a tenere a freno la presunzione umana.
- È impossibile convincere davvero qualcuno che ha torto: solo la realtà può farlo.
- Non c’è evoluzione senza rischio.
- È il rischio a tenere a freno la presunzione umana.
- Mettersi in gioco rende le cose molto meno noiose.
- Rischiare grosso aumenta la capacità di riconoscere e filtrare le cazzate.
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Chi è Nassim Taleb?
Quando alle feste mi chiedevano che cosa facevo per vivere, ero tentato di rispondere “Sono un empirista scettico e lettore flaneur, sto approfondendo un’idea” ma semplificavo dicendo che ero un’autista di limousine.
Nassim Taleb – Il Cigno Nero
Nassim Taleb non è solo uno scrittore, è un docente universitario presso il politecnico dell’università di New York e l’Università di Oxford, matematico, trader ma soprattutto è un gran pensatore. Nasce ad Amioun, in Libano, da Minerva Ghosn and Nagib Taleb. Ha fatto il liceo Franco-Libanese a Beirut. Ha conseguito poi un MBA alla Wharton School presso l’Università della Pennsylvania e PhD in Management Science all’Università di Parigi (Dauphine).
Nassim Taleb conosce 10 lingue e, a partire dal 2009, è stato incluso prima da Forbes, poi da Bloomberg tra i personaggi più influenti al mondo. All’inizio della sua carriera fa il trader in vari gruppi finanziari fino ad abbandonare il trading nel 2004 quando ha già raggiunto la solidità economica che gli consente di dedicarsi alla ricerca e alla scrittura, le sue più grandi passioni. Nel 2007 scrive “The Balck Swan” – Il Cigno Nero – considerato uno dei libri più influenti dell’ultimo decennio. “The Black Swan” ha previsto in anticipo la crisi finanziaria del 2008 e ha reso celebre il termine Cigno Nero.
Nel suo sito trovi tre versioni della sua biografia, quella da autore di libri, quella per le conferenze e quella con le pubblicazioni scientifiche. La mia preferita è quella con le pubblicazioni scientifiche. Ogni volta che la rileggo penso: è incredibile quante cose ha fatto.
Link Interessanti
- Il bellissimo Sito vintage di Nassim Taleb
- Biografia ufficiale di Nassim Taleb
- Biografia uffiale di Nassim Taleb per le conferenze
- Le mini-lezioni di Nassim Taleb su youtube
- Nassim Taleb su Wikipedia
- Account Twitter di Nassim Taleb
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