I 5 migliori libri letti nel 2022

Io prendo le frasi e le giro. Questa è la mia vita. Scrivo una frase e la giro. Poi la guardo e la giro di nuovo. Poi vado a pranzo. Poi torno qui e scrivo un’altra frase.

Philip Roth

Eccoci arrivati alla fine dell’anno e al consueto appuntamento con i migliori libri letti nel 2022.

In questo periodo non possono mancare le solite frasi: “Sembra ora che stavamo iniziando l’anno ed invece siamo alla fine” “Speriamo proprio che il prossimo anno sia migliore” “Il prossimo anno inizierò la dieta!” “Cosa fai a Capodanno?”. Sappiamo tutti che sono tutte banalità però le diciamo lo stesso.

Tornando a noi, quest’anno molti romanzi ed un solo saggio, non me l’aspettavo proprio ma invece eccola quà la mia lista dei miei migliori libri letti nel 2022!

1. L’Amica Geniale di Elena Ferrante

l’Amica Geniale non è solo uno dei romanzi più venduti in Italia negli ultimi dieci anni ma anche un successo planetario, più di quattro milioni di copie vendute in più di 44 paesi in tutto il mondo.

Dalla prima all’ultima pagina, l’ho letto tutto di un fiato, non mi è mai calata la voglia di continuare, nemmeno per un istante. Sono rimasto affascinato dalla dai personaggi, dalle descrizioni e dai continui cambi di fronte.

È la storia di Elena Greco, detta Lenù, e del suo rapporto d’amicizia con Raffaella Cerullo, detta Lila. Fin da piccole fra le due si instaura un rapporto speciale, fatto di complicità ma anche di competizione. Sullo sfondo la Napoli degli anni 50.

Elena Ferrante mi ha fatto vivere la storia delle due amiche come se fossi lì con loro, sono proprio tornato indietro nel tempo.

Quando ho inziato a leggere questo libro non sapevo nemmeno che fosse il primo di una saga composta da quattro libri, altrimenti non so nemmeno se avrei iniziato a leggerlo. Avrei fatto un grande errore, nel 2023 voglio assolutamente leggere gli altri tre libri che compongono l’intera saga. Elena Ferrante una delle migliori scrittrci contemporanee.

2. Riflessioni da una sedia a rotelle di Andre Dubus

Riflessioni da una sedia a rotelle di Andre Dubus è una raccolta di racconti, qualcosa a metà tra un’autobiografia ed un manuale di scrittura.

È denso di riflessioni sulla vita, sulle difficoltà che la vita ci presenta e sulle grazie che la vita ci regala senza che noi ce ne accorgiamo. Ma è anche un libro pieno di consigli ed aneddoti sulla scrittura da parte di uno dei più grandi scrittori di storie brevi del ventesimo secolo.

Cosa mi è restato di questo piccolo gioiello?

• È molto difficile essere grati per ciò che abbiamo. Tutto ci passa davanti senza che ce ne accorgiamo.
• La gratitudine ci viene in mente sempre troppo tardi, quando abbiamo perso qulacosa.
• C’è sempre un abisso tra qualcosa che ci accade a noi e qualcosa che accade agli altri. Si fa presto a dire: “Ti capisco!”.
• Nessuno sa da dove provengono le immagini e il racconto stesso.
• Non possiamo scrivere le nostre storie in modo perfetto, solo nel miglior modo possibile.
• Portiamo sempre con noi un taccuino ed una penna.

Spesso riceviamo la grazia senza saperlo, e spesso non lo sappiamo perché quando la grazia arriva, siamo già gioiosi o resilienti o sereni, o in un altro stato positivo dovuto alla grazia. A volte siamo presi dalla passione.

Riflessioni da una sedia a rotelle – Andre Dubus

3. L’Animale morente di Philip Roth

Non pensavo proprio che questo libro, spesso citato come libro erotico, potesse piacermi così tanto. Io credo che non sia un vero e proprio libro erotico, genere che mi annoia. Si tratta invece di un storia sul passare del tempo, sulla vita, sull’amore, sull’intimità e sulla vulnerabilità umana.

L’animale morente è l’uomo che si aggrappa all’amore e al sesso per rimanere in vita. Un libro che ti lascia senza fiato, triste, avvicente, irritante, riflessivo e scioccante. Philip Roth scrive in modo magistrale.

Riesci a immaginarla, la vecchiaia? Naturalmente no. Io no. Non ci riuscivo. Non avevo idea di che cosa fosse. Non ne avevo neanche un’immagine falsata: non ne avevo alcuna immagine. E non c’è nessuno che abbia voglia di fare previsioni. Nessuno desidera affrontare queste cose prima che venga il momento.

L’animale morente – Philip Roth

4. The Culture map di Erin Meyer

The Culture map è l’unico saggio che fa parte della mia lista 2022. Ci aiuta a riflettere su tanti pregiudizi che abbiamo e che non ci accorgiamo di avere perché siamo immersi in una cultura che li da per scontati. Soprattutto ci aiuta a capire come possiamo essere perpeciti da persone di culture completamente differenti e a riflettere su come noi percepiamo le altre culture.

Il libro è denso di tanti anedotti e racconti delle persone che Erin Meyer ha incontrato in giro per il mondo. Poca teoria e molta pratica.

Cosa mi è restato di questo saggio?

• Ogni nazione nel mondo è caratterizzata da un propria cultura che contribuisce a vedere il mondo in modo differente.
• Il modo in cui siamo condizionati nel vedere il mondo dalla prospettiva della nostra cultura di appartenenza è così completamente ovvio e scontato che è difficile immaginare che un’altra cultura potrebbe agire differentemente.
• È sempre fondamentale mettersi nei panni dell’altro. Mai farsi guidare dai pregiudizi.
• Ogni cultura va sempre confrontata con altre: non esiste un valore assoluto. Tutto è relativo.
• Con un Americano meglio essere sempre molto diretti, chiari, fare pochi giri di parole ed essere puntuali ed organizzati.
• Meglio non cercare di imitare in modo maldestro la cultura del nostro interlocutore. L’approccio migliore consiste nell’essere, prima di tutto, consapevoli delle differenze e di parlare apertamente con lui spiegando le possibili differenze a livello culturale.
• Quando interagisci con qualcuno di un’altra cultura, cerca di guardare di più, ascoltare di più, e parlare di meno. Ascolta prima di parlare e impara prima di agire.
• Al di là delle caratteristiche culturali delle nazioni non dimentichiamoci mai che ogni persona è unica. Di fronte a noi abbiamo una persona e non un americano o un brasiliano.
• Il buon senso è sempre molto utile per orientarsi in contesti dove ci sono persone di differenti nazionalità.

5. Avere Tutto di Marco Missiroli

Chiudo la mia lista con un romanzo uscito da poco di Marco Missiroli. “Avere tutto” mi ha proprio emozionato, si mi ha emozionato, mi ha fatto tornare indietro alle mie origini. È un libro coinvolgente, denso, schietto, malinconico e caldo.

È la storia di Sandro, un figlio che torna a Rimini, dopo aver vissuto a Milano e ritrova un padre indurito e invecchiato. Sandro accompagnerà il padre proprio nella sua tappa più difficile.

Un misto di sentimenti che si mescolano ai ricordi. Libro da leggere.

Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno?

Avere Tutto – Marco Missiroli

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